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Perché si battezzano i figli delle coppie omosessuali?

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Patricia Navas - Aleteia - pubblicato il 08/04/14
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Risponde l’arcivescovo che ha autorizzato il Battesimo della bambina di uno dei primi “matrimoni egualitari” di CórdobaIl Battesimo, il 5 aprile nella cattedrale di Córdoba (Argentina), di Umma Azul, una bambina cresciuta da due donne e che ha avuto come madrina il presidente argentino Cristina Fernández (rappresentata dall'aiutante da campo navale Claudia Fenocchio), ha catturato l'attenzione di migliaia di persone.

Con questa cerimonia, la Chiesa cattolica ha aperto una porta molto grande alle famiglie omosessuali, ha dichiarato soddisfatta la madre della bambina, Soledad Ortiz. “È un segno che la società è cambiata”, ha aggiunto Karina Villaroel, partner della madre biologica della piccola.

Il coinvolgimento – pur se a distanza – del presidente dell'Argentina alla celebrazione ha contribuito ad ampliare la diffusione mediatica dell'evento.

Al di là delle polemiche e della strumentalizzazione di questa storia, perché la Chiesa ha amministrato questo Battesimo? Lo ha spiegato l'arcivescovo di Córdoba, monsignor Carlos Ñáñez, che ha autorizzato il parroco della cattedrale a battezzare la bambina dopo aver suggerito varie raccomandazioni.

Il caso della piccola Umma “è come quello di qualsiasi persona che chiede il Battesimo”. “È la bambina che riceve il Battesimo; il diritto è suo”, ha dichiarato all'agenzia Aciprensa monsignor Ñáñez.

Circa la responsabilità dei genitori di educare il figlio che battezzano nella fede cristiana, l'arcivescovo ha indicato che “questo è l'impegno che deve assumere sua madre, e l'impegno che devono assumere i padrini”.

“In questo, credo che si giochi la buona fede delle persone – ha sottolineato –. Anche tra noi molte persone chiedono il Battesimo per i propri figli. Noi confidiamo nella loro buona volontà, ma non abbiamo la certezza assoluta che rispettino questo impegno o che la loro vita sia del tutto conforme ai principi evangelici”.

L'arcivescovo di Córdoba ha già ricordato al parroco che almeno un padrino deve impegnarsi a garantire l'educazione cristiana di Umma.

Monsignor Ñáñez ha detto di aver parlato di questo caso con il prefetto della Congregazione per la Disciplina dei Sacramenti, il cardinale Antonio Cañizares, e ha spiegato che “la Chiesa in questo si mostra come una madre misericordiosa e 'ampia', per aprire le porte della salvezza”.

“Il Battesimo è un diritto di ogni persona umana – ha dichiarato Monsignor Ñáñez –, e credo che anche il Santo Padre, da quando era arcivescovo di Buenos Aires, abbia sempre promosso un atteggiamento di ampia apertura per l'amministrazione di questi sacramenti”.

L'arcivescovo ha lamentato la manipolazione di questo Battesimo ad opera della stampa e ha smentito di aver incontrato la coppia di donne e di aver autorizzato che ricevano il sacramento della confermazione.

“Tutto il clamore al riguardo è sproporzionato”, ha affermato. “Si tratta del Battesimo di una bambina che ha il diritto di ricevere questo sacramento, e per quanto possibile cerchiamo di assicurare le condizioni per far sì che sia amministrato correttamente”.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]
 

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