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Gli indemoniati sono in realtà malati mentali?

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SIAME - published on 14/07/14
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Il demonio è la malvagità umana o un essere personale?
Ci ha assicurato che il diavolo non esiste.

Era un maestro della Bibbia che impartiva lezioni stupende, aveva una grande conoscenza e un enorme carisma, e ci ha insegnato a scoprire e ad amare la Parola di Dio, ma secondo lui quando la Bibbia parla di indemoniati si riferisce a malati mentali, e quando parla del demonio alla malvagità umana.

Ci ha fatto sentire che prendere alla lettera i testi della Sacra Scrittura sul diavolo era una ridicolaggine passata di moda, un’idea già superata, e coloro che volevano sentire di appartenere al selezionato gruppo di credenti “allo stadio avanzato”, quei pochi “illuminati” che hanno una conoscenza segreta, speciale, superiore a quella della maggioranza, hanno accettato la sua affermazione senza metterla in discussione.

Altri di noi, invece, hanno iniziato a trovare troppe citazioni bibliche che menzionavano il demonio in un contesto in cui risultava impossibile interpretare che si trattava del “male” in astratto, ed era piuttosto chiaro che ci si riferiva invece a un essere personale (ad esempio, Mc 1,34; 5, 1-20; Lc 4, 33-35).

Per fugare i dubbi, abbiamo fatto ciò che bisogna sempre fare in questi casi: consultare cosa dice il Catechismo della Chiesa Cattolica, cosa insegna al riguardo.

Le verità fondamentali della fede cattolica non possono dipendere dall’opinione personale di ciascuno, da quello che ciascuno ritiene logico o facile da credere. Uno dei motivi per i quali Gesù ha fondato la Chiesa è stato perché ci fosse un’autorità competente che potesse insegnare ai fedeli senza errore, per cui ha promesso di inviare lo Spirito Santo che l’avrebbe guidata alla verità. Per questo, come cattolici non possiamo conformarci a ciò che insegna un maestro, per quanto possa essere simpatico, ma dobbiamo verificare che il suo insegnamento coincida con quello del Magistero della Chiesa. E in questo caso, purtroppo, non coincideva.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) afferma che il Diavolo, o Satana, è un angelo caduto, una creatura che ha optato liberamente per inimicarsi Dio (cfr. CCC n. 391).

Per questo, quando la Bibbia parla del demonio non bisogna interpretare come se parlasse di un male del cuore umano. Quando parla del demonio, parla di un essere personale, spirituale.

Il Catechismo afferma che Satana è potente perché è uno spirito puro, agisce nel mondo per odio contro Dio e può provocare gravi danni, di natura spirituale e anche fisica (cfr. CCC n. 395).

È chiaro che il diavolo esiste, e negare la sua esistenza non solo è un’eresia che contraddice gli insegnamenti della Chiesa, ma implica il rischio spirituale di considerare che non c’è problema né pericolo a partecipare a pratiche di occultismo o a rituali satanici. Sì, invece! È preoccupante che molti giovani ricorrano a queste pratiche, forse cercando divertimento, emozione, poteri occulti. E senza saperlo si addentrano su un terreno assai pericoloso, quello di chi è nemico di Dio.

Chi entra in contatto con il Demonio, chi gli apre la porta, chi si mette volontariamente sotto l’influenza della “seduzione menzognera che ha indotto l’uomo a disobbedire a Dio” (CCC 394), può perdere la salvezza; mette la propria anima in grave rischio di condanna.

È importante conoscere il pericolo che si corre, ma anche conoscere la vita d’uscita. Il Catechismo afferma che Satana non ha potere infinito né può impedire l’edificazione del Regno di Dio (cfr. CCC 395), e che Gesù “è apparso per distruggere le opere del diavolo” (1 Gv 3,8).

Per non cadere nella rete del Maligno bisogna allora fare due cose: in primo luogo non pensare che non esista, perché è una falsità promossa dal demonio stesso (non a caso Gesù lo ha definito “padre della menzogna” – Gv 8,44), e in secondo luogo, e non meno importante, seguire il buon consiglio di San Pietro: “Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede” (1 Pt 5, 8-9). Nella fede della Chiesa, che ci insegna l’esistenza di questo nemico di Dio e che il modo migliore per opporgli resistenza è prendere saldamente la mano del Signore, per vivere tranquilli sotto la protezione potente del Suo amore.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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