Esistono le anime “fuoriuscite”, cioè lasciate libere a vagare per il mondo?Don Amorth, qualcuno afferma di sentire una specie di “presenza” di qualche persona del passato. Sono soltanto suggestioni?
Quelle a cui lei si riferisce vengono chiamate “presenze”. Si tratta di una vasta casistica, che riguarda non poche persone, le quali affermano di percepire la vicinanza, talvolta anche fisica, di antenati o di persone estranee magari morte all’improvviso. Altre volte parlano di “anime vaganti”, che vengono percepite come anime di defunti che non hanno ancora trovato la loro collocazione nell’ordine della vita eterna; altre volte ancora di “anime guida”, che consiglierebbero le persone sulle decisioni più giuste. Si tratta di problemi aperti, che i teologi dovrebbero studiare, approfondendo i dati della Scrittura, del Magistero della Chiesa e delle esperienze dei mistici.
Cosa ne pensa lei?
Abbiamo alcune certezze: la prima è che abbiamo una vita sola, che ci giochiamo qui, alla fine della quale saremo giudicati per risorgere nella vita in Dio o per la morte nell’inferno eterno. Non esiste, dunque, alcuna possibilità che queste anime siano forme di reincarnazione, per inciso, è fuori dalla fede della Chiesa cattolica. Una seconda conseguenza deriva da questa: se dopo la nostra morte andiamo in paradiso, all’inferno o in purgatorio, nutro qualche perplessità a credere che esistano anime fuoriuscite, cioè in libertà a vagare per il mondo.
Ma esiste comunque una forma di comunicazione tra i defunti e noi?
Certo, il Corpo Mistico che è la Chiesa comunica al suo interno. Così fra le anime dei defunti che sono in paradiso e in purgatorio e noi ancora in pellegrinaggio sulla terra esiste uno scambio di amore dato dalla preghiera reciproca di intercessione. In particolare quelle in purgatorio, soffrendo per la loro purificazione davvero straordinarie in nostro favore.
E le anime dei dannati?
Non lo sappiamo. A me è capitato che uno spirito durante l’esorcismo sostenesse di essere una tal persona ma a una verifica più approfondita, dopo varie sessioni, si scopriva che in realtà erano demoni. Altri esorcisti, però sono convinti che la presenza di queste anime vaganti sia reale. Ripeto, sarebbe opportuno promuovere approfondimenti teologici sulla condizione delle anime dopo la morte. Compito che non è proprio degli esorcisti ma, come ho detto, dei teologi.