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Le virtù simili a quelle di Cristo del principe di Cenerentola

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Sam Guzman - pubblicato il 27/04/15
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La Disney sorprende con un “buon” filmMia moglie ed io usciamo periodicamente la sera, e l'ultima volta siamo andati a vedere la nuova produzione Disney, Cenerentola. Ad essere onesti ero un po' diffidente, perché ultimamente la Disney ha rovinato una buona quantità di film con una decostruzione post-moderna (Maleficent dipinge la strega cattiva de La Bella Addormentata come un personaggio simpatetico, complicato e pseudo-satanico). Mi chiedevo cosa avrebbero fatto di questa favola classica sul bene e sul male.

Sono felice di dire che malgrado la mia apprensione Cenerentola è stata una piacevole sorpresa e uno dei migliori film Disney che abbia visto da molto tempo. Il film è del tutto fedele alla storia originale, senza cinismi o libertà. La cosa più importante è che presenta con gioia la bontà, la gentilezza e il perdono che trionfano sui mali della gelosia e dell'odio nel miglior modo possibile. È veramente un buon film nel senso più pieno del termine, e presenta una visione del mondo cristiana dall'inizio alla fine. Per la Disney è una sorpresa!

Il mio obiettivo in questa sede non è fare una recensione di Cenerentola – altre persone lo hanno già fatto molto bene. Vorrei piuttosto concentrarmi sul modo in cui il film ha ritratto uno dei personaggi principali, il principe.

Per Hollywood è comune presentare gli uomini o come buffoni imbranati che hanno bisogno di essere salvati o come ragazzacci ribelli bisognosi di correzione, e le storie spesso si concentrano sulle donne sagge e abili che si buttano a salvare i propri uomini. Cenerentola è piuttosto diverso a questo proposito. Il principe, interpretato da Richard Madden, è presentato come un uomo gentile, nobile e soprattutto umile. Non è un clown, né un bellimbusto arrogante. È davvero un uomo buono e cortese. Un gentiluomo.

Ecco alcuni dei modi in cui il principe esemplifica il fatto di essere un vero gentiluomo.

Umiltà

Il principe ci viene presentato mentre sta cacciando un cervo nel bosco. Cenerentola, sconvolta per il fatto di essere stata trattata male dalla matrigna, è appena fuggita di casa. I due si incontrano nella foresta e il principe è immediatamente affascinato sia dalla gentilezza e dall'innocenza di Cenerentola che dalla sua bellezza.

È interessante che Cenerentola non capisca che il principe è un nobile. Non ha idea di chi sia, cosa che il principe trova divertente e affascinante. Piuttosto che colpirla con il proprio status, si presenta a lei semplicemente come “Kit”, un soprannome che gli ha dato suo padre, e dice di essere solo un apprendista. Purtroppo per lui, Cenerentola scompare prima che possa sapere come si chiama.

Nel prosieguo del film, il principe ritrova Cenerentola dopo una ricerca lunga e minuziosa. La ragazza gli rivela di non essere una principessa, di non avere un regno né una famiglia. Nient'affatto scoraggiato, il principe le propone di sposarlo, e Cenerentola acconsente a condizione che la prenda per quello che è, una povera ragazza di campagna. Il principe concorda senza esitazioni e poi aggiunge: “E solo se tu prenderai me per quello che sono, un apprendista che sta ancora imparando il suo mestiere”. Non c'è arroganza, solo cortesia e umiltà genuine.

L'umile opinione di sé del principe è piuttosto insolita per i personaggi maschili di un film. Il fascino di Christian Grey nel recente 50 sfumature di grigio, che non ho visto e non vedrò, si basa esclusivamente sul suo potere e sulla sua ricchezza. Come ha notato un commentatore, un uomo obeso di mezzi normali che si comportasse nello stesso modo finirebbe in prigione, non reso attraente in un romanzo. Christian è una persona orribile, un abusatore che è definito dal suo orgoglio e dalla sua voglia di controllo – e tuttavia attrae la protagonista proprio per queste caratteristiche, non nonostante loro. Il principe è del tutto diverso. Cenerentola, a differenza delle sue altre corteggiatrici, non è attirata da lui perché è ricco o potente o in qualche modo bisognoso, ma perché è buono e gentile. E queste sono le stesse ragioni per le quali il principe è attirato da Cenerentola.

Il rapporto con il padre

È estremamente raro vedere un film che ritrae un personaggio che ha un buon rapporto con il padre. I padri sono quasi sempre dipinti come dominatori e freddi, che forzano i propri figli a rinunciare a una vita felice per seguire i progetti paterni. Uno dei temi più comuni nei film romantici è infatti è quello del figlio che si ribella al padre che ha tendenze di controllo per scegliere la propria moglie. Il messaggio è che i padri sono insensibili e maniaci del controllo, e che sono i bravi figli a dare loro una lezione.

Ancora una volta, il principe di Cenerentola manda in frantumi questo stereotipo. Fin dall'inizio del film, si mostra come abbia un rapporto amorevole e rispettoso con il padre. Lungi dal perseguire il suo rapporto con Cenerentola dietro le sue spalle, confida immediatamente al padre il suo amore per la ragazza misteriosa incontrata nella foresta, dimostrando che hanno un rapporto basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco piuttosto che sulla paura e sul risentimento. Nel corso del film, il giovane consulta anche il padre prima di prendere decisioni, segno che lui, un apprendista, come si considera, desidera imparare dalla saggezza e dall'esperienza paterne.

Ovviamente alla fine il principe è diviso tra il suo amore per Cenerentola e il desiderio di far piacere al padre e di fare ciò che è meglio per il regno, ma fortunatamente questa tensione non si risolve in uno scambio infuocato di parole aspre, ma in uno in cui il principe riceve la benedizione paterna per sposare la donna che ama.

Un vero gentleman

Potrei proseguire, sottolineando il carattere nobile del principe, ma la cosa migliore è che vediate voi stessi il film – con vostra moglie o qualche altra persona che vi sta a cuore, ovviamente!

Concludo dicendo che in questa storia il principe è un'immagine molto umana di qualcosa di più elevato e vero – la storia d'amore da favola tra Cristo e la Chiesa. Gesù Cristo è il vero Principe reale, il Principe della pace, che eredita il regno del Padre. È il vero sposo gentiluomo, che cerca, corteggia e sposa incessantemente la sua povera sposa, la Chiesa. Come uomini, faremmo bene a imparare da lui.

Sam Guzman è fondatore ed editore del Catholic Gentleman, su cui questo articolo è stato originariamente pubblicato.

[Traduzione dall'inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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