Chiara Corbella muore il 13 giugno 2012; il mattino dell’ultimo giorno, verso le otto del mattino, Enrico le chiede: «Amore mio, ma davvero il giogo del Signore è dolce?». Respirava e parlava a fatica, ma ha risposto chiaramente, sorridendo: «Sì, Enrico, molto dolce». È morta a mezzogiorno.
Ha lasciato al figlio Francesco una lettera testamento per il suo primo compleanno in cui scrive: «Lo scopo della nostra vita è amare ed essere sempre pronti a imparare ad amare gli altri come solo Dio può insegnarti. Qualsiasi cosa farai avrà senso solo se la vedrai in funzione della vita eterna. Se starai amando veramente te ne accorgerai dal fatto che nulla ti appartiene veramente perché tutto è un dono. Sei speciale e hai una missione grande. Il Signore ti ha voluto da sempre e ti mostrerà la strada da seguire se gli aprirai il cuore. Fidati, ne vale la pena!».
Enrico Petrillo ha raccontato la sua storia al Giubileo dei Malati, insieme a padre Vito, padre spirituale della coppia fin dai tempi del loro fidanzamento, e a Francesco, il terzo figlio di Chiara ed Enrico.
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