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Cinque motivi per invocare lo Spirito Santo

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don Fabrizio Centofanti - pubblicato il 30/07/16
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1) Viaggiamo controcorrente

Viviamo in un mondo materialista, che ci spinge verso le cose, gli istinti, quelli che i Padri orientali chiamavano gli otto pensieri cattivi. La vita spirituale va controcorrente: siamo salmoni che tornano all’origine, là dove hanno accolto e scoperto la Vita.

 

 

2) Siamo una identità donata

Ogni giorno, in vari modi, cerchiamo l’autorealizzazione: ci poniamo obiettivi, investiamo energie, sogniamo risultati. Spesso rimaniamo delusi, perché facendo da noi stessi, organizzandoci e orientandoci da soli, dimentichiamo di essere un’identità donata, per cui, come affermava santa Teresina, tutto è grazia.

 

3) La vita è relazione…

… e il maestro della relazione è lo Spirito Santo, generato all’interno del circolo amoroso della Trinità. Invocando lo Spirito si entra nel segreto stesso della relazione, della vita così come il Signore l’ha voluta e realizzata.

 

4) Il peccato è potente

Il male ci insidia ogni momento, inquina pensieri, sentimenti e azioni. La tristezza si fa largo dal mattino, e a volte diventa depressione. Come reagire alle infinite manifestazioni della negatività? L’unico modo per venirne fuori è rivolgersi a una Forza più potente, che vince sul male e sulla morte: lo Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, come recita il Credo.

5) Il problema della solitudine

Antonio Bellingreri, pedagogista accademico, parla della insuperabile solitudine dell’essere umano. È qualcosa che sperimentiamo ogni volta che il dolore ci assedia e nessuno ha il potere di liberarcene davvero; o anche quando vorremmo condividere una gioia talmente intima da non trovare le parole per descriverla. Solo lo Spirito Santo ci permette di provare e custodire la perfetta unità dell’incontro decisivo.

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