La vita a volte richiede solo un po’ più di speranzaMike e Kerry Askin hanno dovuto prendere la decisione più difficile di tutta la loro vita: gli organi del loro bimbo di 3 anni, Dylan, malato di tumore al polmone, stavano iniziando a cedere quando i medici hanno proposto loro una cosa che li ha lasciati scioccati.
La decisione che spettava ai genitori del piccolo era brutale: mantenere Dylan vivo ma sofferente senza possibilità di guarigione o dire addio anticipatamente al figlio e autorizzare il distacco delle apparecchiature.
“Era chiarissimo che stava soffrendo. Il livello di ossigeno era sceso molto quando ci hanno chiesto di decidere se staccare le apparecchiature”, ha raccontato Kerry.
Senza speranza, lei e il marito hanno accettato quella che sembrava l’unica opzione per il figlio che soffriva tanto: lasciarlo andar via, lasciarlo finalmente riposare in pace.
Ma è avvenuta una cosa inspiegabile.
Qualche minuto prima che gli apparecchi venissero staccati, sorprendendo tutti i medici si è concretizzata l’ipotesi che era stata completamente scartata: all’improvviso Dylan ha ripreso i sensi e ha ricominciato a muoversi, mentre un medico tornava con i risultati di un esame del sangue del bambino. I suoi organi non si stavano più deteriorando.
La salute del piccolo ha iniziato a stabilizzarsi e a migliorare progressivamente, al punto che oggi Dylan è un bambino pieno di vita come qualsiasi altro, amato dai genitori amorevoli che in un momento di disperazione di fronte alla sofferenza del figlio erano stati sul punto di perderlo per via della pressione di una cultura sempre più incapace di lottare per la vita con tutta la forza della speranza.
E la vita spesso chiede solo un po’ più di speranza!
[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]
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