La soddisfazione sessuale ha una data di scadenza? Chiedetelo ad Abramo e Sara…Il Signore riprese: “Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio”… Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. Allora Sara rise dentro di sé e disse: “Avvizzita come sono dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!”… Ma il Signore disse ad Abramo: (…) C’è forse qualche cosa impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te alla stessa data e Sara avrà un figlio”.
(Genesi 18, estratti)
La complicità di una coppia una volta passati i sessant’anni non assomiglia molto a quella degli anni precedenti. “Dovrei provare il piacere?”, si stupisce spontaneamente Sara, ridendo senza malizia di fronte a chi le predice un figlio.
Per cominciare c’è l’innegabile invecchiamento del corpo, che ciascuno affronta a modo suo, più o meno bene. Per un gran numero di coppie sposate, poi, fare l’amore dopo i 60 anni significa anche fare l’amore con la stessa persona dopo più di 30 o 40 anni.
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Nonostante questi due fattori, tutti gli studi sono unanimi: le persone anziane ottengono in generale più soddisfazione nell’intimità con il partner rispetto ai giovani. E non c’è da stupirsene, come vedremo.
Per il medico sessuologo François Parpaix, questa constatazione sembra abbastanza logica. Quando i corpi non ci comprendono restano ancora l’immaginazione, la sensualità e l’erotismo. La realtà fisiologica purtroppo in genere “sequestra” l’entusiasmo psichico.
Come far fronte alle principali difficoltà nei rapporti sessuali derivate dall’invecchiamento?
All’inizio esiste il timore di esporre il proprio corpo, constata il dottor Parpaix, e ci si dimentica che l’altro sperimenta la stessa ansia: forme, volumi e taglie in parti del corpo che si considerano ora poco aggraziate (ventre, glutei…).
Compaiono poi in modo più concreto le disfunzioni sessuale proprie dell’età. I problemi che tutti possiamo facilmente immaginare non sono pochi (prblemi di erezine, secchezza vaginale che colpisce molte donne…), oltre a una diminuzione, per non dire una scomparsa, del desiderio sessuale nella donna e/o nell’uomo (anche se i coniugi restano molto uniti); tutto questo viene inteso erroneamente come un segnale di rifiuto o di mancanza d’amore.
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Come aggiunge il dottor Parpaix, “queste disfunzioni sessuali possono vedersi accentuate da altre situazioni:
• Malattie croniche, tipo il diabete, che provocano una disfunzione erettile precoce, artrosi invalidante, cancro con dolori associati, perdita di sensibilità, secchezza, deformazioni o cicatrici… per non parlare degli effetti secondari dei vari trattamenti.
• Le ferite affettive del cuore, in qualsiasi percorso vitale, possono scatenare una mancanza di fiducia e paura dell’abbandono”.
Anche se queste difficoltà sessuali possono suonare irrimediabilmente come la condanna a morte della sessualità, per fortuna esistono risorse dall’efficacia variabile. Ad ogni modo, attenzione ai farmaci per l’erezione e ai trattamenti di sostituzione ormonale per la libido.
Uno studio recente dei ricercatori dell’Università Statale del Michigan (Stati Uniti), pubblicato sul Journal of Health and Social Behavior, non lascia molto tranquilli: fare l’amore una volta superati di 57 anni potrebbe essere benefico per le donne ma altererebbe la salute cardiovascolare degli uomini.
Si sospetta che gli stimolanti sessuali, incluso il Viagra, svolgano un ruolo assai negativo sui sistemi cardiaci affaticati. Bisogna sempre consultare il proprio medico.
Dare sapore alla vita dopo la pensione
Nessun trattamento chimico potrà sostituire una vita intima soddisfacente. Innanzitutto è importante ravvivare il desiderio, sforzarsi di sedurre l’altro ogni giorno. E ora si dispone di più tempo! Approfittatene per ravvivare la sensualità e aggiungere intensità sorprendendo il vostro coniuge.
I coniugi hanno compiuto un lungo cammino insieme, la loro intimità ha conosciuto gli alti e bassi per via dei figli e dell’ambizione professionale, ma da questo momento il tempo è loro più che mai, e permette di mettere la coppia al centro delle priorità.
Ecco il consiglio del sessuologo: “Scoprite luoghi nuovi, visto che ora avete molto più tempo a disposizione per viaggiare, sfruttate un ambiente nuovo. Utilizzate i vostri nuovi orari per assaporare dolcemente a letto le mattine di pioggia, nebbia e freddo. Fate un riposino sotto il piumone all’ora che preferite, e se vi svegliate perché il vostro partner russa accarezzatelo (…). Quando sappiamo che possiamo allungare la giornata ce la godiamo di più”.
Pensione non è sinonimo di astinenza
La sexualité de l’homme après 50 ans [La sessualità dell’uomo dopo i 50 anni], di Yvon Dallaire (edizioni Jouvence, 2008) è un’opera in francese di un terapeuta e conferenziere canadese che raccomando vivamente.
Sempre nell’ottica di migliorare la vita di coppia, l’autore tranquillizza gli uomini sopra i 50 anni dicendo che si può fare l’amore tutta la vita; bisogna solo riadattarsi continuamente, e il testo aiuterà in questo senso.
È poco frequente sentir parlare di sessualità degli anziani, e parlare concretamente della sessualità della donna di oltre 60 anni è ancora più raro. È un vero peccato che ci siano così poche pubblicazioni pratiche e interessanti. Si possono comunque consultare le opere di Marie de Hennezel, una psicologa esperta nell’età d’oro della vita.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]
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