Nel videomessaggio per l’Intenzione di preghiera del mese di dicembre, il Santo Padre sensibilizza su questa odiosa forma di schiavitù
“In questo mondo, che ha sviluppato le tecnologie più sofisticate, si vedono armi che finiscono nelle mani dei bambini-soldato”, dichiara con forza papa Francesco nel videomessaggio per l’Intenzione di preghiera del mese di dicembre.
Nel video che vi presentiamo oggi, il Pontefice ha levato la sua voce “affinché sia eliminata in ogni parte del mondo la piaga dei bambini-soldato”, chiedendo al mondo di riflettere su una realtà che coinvolge migliaia di minori.
“Dobbiamo fare tutto il possibile perché la dignità dei bambini sia rispettata; e porre fine a questa forma di schiavitù“, dichiara il Santo Padre, rivolgendosi a tutti coloro che hanno a cuore la sorte di questi bambini. “Chiunque tu sia, se sei commosso come me, ti chiedo di unirti a questa intenzione di preghiera“
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L’Unicef definisce bambino soldato “una persona sotto i 18 anni di età, che fa parte di qualunque forza armata o gruppo armato, regolare o irregolare che sia, a qualsiasi titolo – tra cui i combattenti, i cuochi, facchini, messaggeri e chiunque si accompagni a tali gruppi, diversi dai membri della propria famiglia. La definizione comprende anche le ragazze reclutate per fini sessuali e per matrimoni forzati”.
Si stima che circa 250mila minori – bambini e bambine – siano coinvolti, in tutto il mondo, in guerre e conflitti di vario tipo. Vengono utilizzati come combattenti, ma anche come messaggeri, spie, facchini, cuochi e come schiavi sessuali per altri soldati.
Lo Statuto della Corte penale internazionale, approvato nel 1998, pone come crimine di guerra l’arruolamento di bambini sotto i 15 anni in forze armate nazionali e il loro utilizzo nella partecipazione attiva alle ostilità in conflitti sia internazionali sia interni.
La Convenzione n. 182 dell’OIL – Organizzazione internazionale del lavoro, approvata nel 1999, definisce il reclutamento forzato e obbligatorio di bambini una delle “peggiori forme di lavoro minorile” e lo vieta.