Perdonare a parole è molto facile. Quello che costa è perdonare di cuoreNon c’è via di scampo. In qualche momento della vita qualcuno vi dirà cose che non volevate o non dovevate sentire, o vi farà qualcosa che non vi sareste mai aspettati. Parole dure, pesanti, che feriranno e faranno sanguinare. Atteggiamenti forti che scateneranno notti di veglia. Peggio ancora quando quelle parole vengono pronunciate da qualcuno da cui non ve lo sareste mai aspettato. Che fare in queste situazioni?
La verità è che la maggior parte di noi prova un’enorme difficoltà a far fronte a situazioni di questo tipo. Proviamo angoscia, siamo risentiti, il cuore soffre. Perdonare a parole è molto facile. Quello che costa è perdonare di cuore. E dall’altro lato, che beneficio c’è nel serbare rancore?
Si rimane tristi, turbati da un incubo che si ripete in continuazione, ascoltando, ogni volta che c’è silenzio, l’eco della sofferenza che invade la mente e il cuore. Passiamo ad alimentare un mostro dentro di noi che ci soffoca perché si nutre dell’odio che proviamo. Un peso scomodo che ci impedisce di andare avanti.
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In questo modo, l’odio finisce per diventare una specie di catena che ci lega al passato, privandoci della capacità di vivere il presente e di vedere ciò che c’è di positivo nella nostra vita. Si produce anche una visione totalmente negativa dell’essere umano, in cui si sottolineano gli aspetti negativi presenti nelle persone non vedendo la bellezza che può esserci in loro.
In altre parole, l’odio ci rende ciechi, e anche se è stato scatenato da un male provocato da altri non dobbiamo alimentarlo, perché alla fine dei conti noi siamo le persone più pregiudicate, visto che ci ruba l’energia.
So che molte cose che ci accadono sono difficili da perdonare, perché la verità è che ogni volta che confidiamo in qualcuno non ci aspettiamo mai che quella persona infranga la fiducia che riponiamo in lei, anche se si è stati delusi in passato. Per questo fa tanto male quando una persona ci tradisce, perché speravamo che stavolta sarebbe stato diverso.
Questo, tuttavia, accadrà sempre, sia con le nuove persone che conosciamo sia con quelle che amiamo di più, e l’odio sarà sempre in agguato, pronto a tornare alla ribalta.
Ma serbare rancore e odio non sarà mai l’opzione migliore, perché quando lo alimentiamo è difficile fuggire dalle sue grinfie, e così tutto diventa un inferno, vogliamo solo che continui ad ardere, senza alleviare il dolore, in un’autoflagellazione ininterrotta, che riapre continuamente le ferite.
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Penso che anche se le persone ci fanno del male, se sappiamo guardare bene ce ne saranno sempre altre che ci abbracceranno. A volte le cose dipendono da uno sguardo in prospettiva, perché possiamo percepire che il perdono non è una forma di passività o un modo per liberarsi di chi ci ha fatto del male, ma perdonare è come dire che siamo capaci di essere luce nell’oscurità e che non sprecheremo la nostra energia odiando. Il mondo è già pieno di odio, quello di cui ha bisogno è l’amore.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]