La blogger cattolica Jessamyn Anderson condivide i suoi metodi per essere feliceÈ una storia che sentiamo in continuazione da film, libri e discorsi: destreggiati tra tutte le cose e avrai tutto. La donna moderna è una macchina multitasking.
Nel mondo reale, tuttavia, la maggior parte di noi lotta per destreggiarsi tra tutte le sue occupazioni, e quando la situazione diventa caotica non è divertente come la maggior parte dei film o dei romanzi vorrebbe farci credere. Gli alti e bassi del lavoro, degli appuntamenti, delle amicizie e dei programmi pieni di impegni lasciano ben poco spazio per il resto. Perché anche se sei giovane e non hai figli di cui occuparti, vivere in una cultura che esalta l’operosità e il successo in campo lavorativo può rendere incredibilmente difficile trovare il tempo per fare la lavatrice, fare esercizio o dormire le otto ore che sarebbero necessarie, figuriamoci per pensare ai nostri propositi più ampi o trovare tempo per Dio.
La blogger Jessamyn Anderson non è estranea alla fitta agenda di una giovane professionista di città. In quanto artista, stilista, blogger e neoabitante di New York, a Jessamyn non mancano mai le cose da fare, ma dopo essersi trasferita a NY voleva essere certa di riservarsi un po’ di tempo per le cose che ritiene davvero importanti, come l’arricchimento dell’anima e la sua fede cattolica.
Per aiutarsi da questo punto di vista, Jessamyn ha avviato un blog intitolato Leading Lady, in cui condivide le sue esperienze di ventenne che persegue una carriera e al contempo vive la propria fede. Come documenta gli alti e bassi della vita quotidiana, cerca anche la volontà di Dio – tra l’andirivieni delle corse in metropolitana, le pause caffè e i viaggi in lavanderia. Indipendentemente da quanto possa essere affollata la sua agenda, cerca di ricordare che Dio viene sempre al primo posto.
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Conosciamo tutti quella sensazione di sentirsi come un’ape operaia, e allo For Her ha chiesto a Jessamyn di condividere quello che ha imparato finora sul fatto di prendere le cose con calma e ricollegarsi alla fede su base quotidiana:
1. Tenere un diario ogni giorno
Quella che è iniziata come una risoluzione per la Quaresima durante il suo ulitmo anno di università è presto diventata una routine quotidiana quando Jessamyn ha capito quanto le piacesse scrivere. È diventato un modo quotidiano per parlare con Dio. “Tenere un diario è un ottimo modo per esprimere i miei pensieri”, afferma. Jessamyn riserva ogni giorno del tempo al suo diario, indipendentemente dal fatto che scriva solo un paio di frasi o una breve novella. Tenere un diario le dà anche l’opportunità di guardare indietro, riflettere sui momenti difficili in cui ha avuto più bisogno di Dio e pensare a come sia cresciuta da allora. È uno splendido modo per riflettere e imparare qualcosa su di sé, nonché su Dio.
2. Trovare del tempo per ascoltare
Una sera Jessamyn è andata all’adorazione sperando di scrivere il suo diario per un’ora, ed è rimasta sorpresa quando ha visto che la chiesa era al buio completo, con un’unica luce sull’Eucaristia. È stato un po’ spiacevole, ma ha riconosciuto che Dio le stava dicendo che era il Suo turno di parlare. Anche se Jessamyn è decisamente estroversa, sa che ci dev’essere un equilibrio nel suo rapporto con Dio: a volte lei parla, a volte lei ascolta. Secondo Jessamyn, è tutta una questione di essere presenti. “Ha mosso il mio cuore in modi molto significativi… Penso che sia perché sono costretta a sedermi lì e a stare semplicemente con Lui anziché cercare di dirgli o di chiedergli delle cose o di riempire lo spazio con le mie parole e i miei pensieri. Sto solo lì seduta”.
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3. Pregare incessantemente
La preghiera non dev’essere per forza recitata in un certo momento in un certo luogo – può avvenire ovunque in qualunque momento. Anziché organizzare la sua fede a compartimenti stagni, Jessamyn parla con Dio durante tutta la giornata, riconoscendo la Sua presenza nei momenti in cui lotta con qualcosa o è semplicemente grata. Jessamyn crede fermamente che sia giusto essere informali con Dio. Comunicare con Lui “non sarà sempre una preghiera formale, è solo rendere Dio parte di tutta la propria giornata”. Raccomanda anche di guardare questo video di padre Mike Schmitz per una lezione in tre passi sulla preghiera incessante.
4. Trovare del tempo per la comunità
Il miglior consiglio di Jessamyn per chiunque inizi un nuovo capitolo della sua vita è trovare una comunità, perché è fondamentale per vivere la propria fede. “Diventi come la gente con cui passi il tuo tempo… E allora dovresti aspirare a circondarti di persone che ti amano… che si prenderanno cura di te, che ti sfideranno a crescere, persone che non ti chiederanno mai di compromettere la verità di ciò che sei per stare con loro”, afferma.
Jessamyn ha trovato la sua comunità nel suo piccolo gruppo Blessed is She, in cui può trascorrere del tempo con donne che la pensano come lei e condividono il suo amore per Dio. Che parlino della Bibbia o si limitino a chiacchierare, queste donne la stanno aiutando a rimanere sulla retta via.
5. Leggere ogni giorno un testo devozionale
La vita di preghiera di ciascuno è diversa, per cui bisognerebbe prendersi il tempo per scoprire quale tipo di preghiera funziona per noi – l’adorazione, il rosario, la Messa quotidiana o semplicemente leggere la Bibbia. Insieme all’adorazione, una delle forme di preghiera preferite da Jessamyn è la lettura di un testo devozionale ogni mattina.
Anche se la vita di preghiera di ciascuno è diversa, l’obiettivo è lo stesso: è il modo in cui si invita Dio nella propria vita. Jessamyn ricorda spesso a se stessa che “Dio non è invadente. Non imporrà la Sua presenza a meno che non Lo vogliate lì con voi, e se Lo volete lì dovete farglielo sapere”.
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Jessamyn ammette di aver spesso lottato per lasciar fare a Dio, ma vale tutto il tempo extra che ci si spende. Come afferma, “i Suoi progetti sono di gran lunga migliori di qualsiasi cosa possiamo sognare”.
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Studentessa dell’Università di Pittsburgh, Grace Cooper studia Saggistica e Psicologia. Scrive per Verily e altre pubblicazioni e sogna di trasferirsi a New York City per perseguire la carriera giornalistica.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]