separateurCreated with Sketch.

7 chiavi per pregare incessantemente

whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Mike Eisenbath - pubblicato il 27/02/17
whatsappfacebooktwitter-xemailnative

Come pregare tutto il tempo? Il segreto è che non tutti i tipi di preghiera sono ugualiRicordo la prima volta che ho letto la Prima Lettera ai Tessalonicesi 5, 16-18 recependo davvero il messaggio. In quel passo, San Paolo scriveva ai membri della Chiesa di Tessalonica:

State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

Sono cattolico fin dalla nascita, e quindi ho sentito spesso questo passo della Scrittura mentre crescevo. O almeno penso di averlo fatto. Ad essere onesti, dubito di averci fatto molta attenzione.

Una volta, durante il mio primo anno di università, a una Messa del Centro Newman ho sentito questo passo e non sapevo semplicemente cosa farmene. “Com’è possibile? Rendere grazie tutto il tempo? Anche quando fallisco un test, o quando sono triste, o quando la ragazza a cui ho chiesto di uscire ha rifiutato? E dovrei pregare incessantemente? Non penso di riuscire a farlo”.

Mi sono rassegnato all’idea di essere il miglior cristiano che riuscivo a diventare, ma sarei stato sempre ben lontano dalla perfezione, soprattutto per quanto riguarda la preghiera. Ora, 37 anni dopo, posso dire davvero di “pregare incessantemente”.

In primo luogo, dovevo decidermi a rendere la preghiera parte della mia vita quotidiana, non solo un’attività da svolgere quando ne avevo il tempo. Una volta che questo desiderio ha gettato radici, ho iniziato a inserire gradualmente diverse forme di preghiera. Dovevo capire che non tutti i tipi di preghiera sono uguali. Prendiamo in considerazione la riflessione di Santa Teresa del Bambin Gesù nella sua Storia di un’Anima:

“Per me la preghiera è uno slancio del cuore, è un semplice sguardo verso il cielo, è un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia. Insomma, è qualche cosa di grande, di soprannaturale, che mi dilata l’anima e mi unisce a Gesù”.

È questo che è diventata la mia vita di preghiera h24: lo slancio del mio cuore, uno sguardo rivolto verso il cielo, gratitudine e amore. Una dilatazione della mia anima che mi unisce a Dio.

Ecco i miei Sette Pilastri di Preghiera Incessante. Potreste considerare di aggiungerne uno alla vostra giornata come pratica quaresimale di quest’anno!

Gratitudine costante

Cerco di essere grato dal momento in cui mi sveglio fino a quando mi preparo ad andare a dormire la sera. Quando metto i piedi a terra ringrazio Dio per una nuova giornata. Prima di entrare nella doccia ringrazio Dio per le mie mani e le mie dita, le mie spalle e le mie braccia, i miei piedi, le mie gambe, le ginocchia e tutti i sensi, e gli chiedo di benedire me e gli altri attraverso di loro per tutta la giornata. Lo ringrazio per l’acqua calda e pulita, perché tiene al sicuro la mia famiglia, perché mi dà un lavoro e per qualsiasi altra cosa mi venga in mente. Man mano che il giorno procede, ringrazio in ogni occasione mi sembri appropriata. Alla fine della giornata, rifletto con gratitudine su quello che ho sperimentato, gioioso o difficile che sia. Da persona che ha combattuto contro una forte depressione cronica e una grave forma di ansia per 15 anni, non è sempre facile, ma è necessario, e santo.

Tempo speciale

Mi ricavo del tempo per attività di preghiera specifiche. La Messa quotidiana può essere l’attività spirituale più importante per chiunque, ma sono possibili molte altre cose. Potete provare le preghiere del mattino e della sera dell’Officio Divino. Io recito il rosario il più spesso possibile. Ci sono anche la Preghiera di Gesù e la recita di alcune altre preghiere, come la Litania dell’Umiltà.

Intercessione frequente

Come la maggior parte dei cristiani, ricevo spesso richieste per pregare per alcune persone e mi imbatto in intenzioni speciali. Ogni domenica rifletto su ciascuna di queste necessità e di queste persone, e medito su come vorrei che Dio le benedicesse. Poi stabilisco un momento specifico, quando è fattibile, per prendermi cinque minuti per scorrere mentalmente quell’elenco e chiedere a Dio di benedire quelle persone come Egli sa che desidero. Mentre pronuncio ogni nome (o ogni situazione), immagino quella persona nella mia mente e la richiamo nel mio cuore.

Meditazione/Contemplazione

Parte del tempo che ritaglio ogni giorno è riservato al silenzio esteriore e a quanto più silenzio interiore riesco a sviluppare. Si potrebbe iniziare meditando su un aspetto di Dio o del proprio rapporto con Lui. L’obiettivo è non pensare a niente, limitandosi a contemplare l’amore di Dio, che può assumere molte forme e molte immagini mentali. Serve sicuramente pratica. In fondo, è un dono di Dio.

Musica occasionale

In genere ascolto musica solo quando sono in macchina, ma ci sto circa un’ora al giorno. Magari inserisco un CD o cerco sul telefono la mia canzone sacra preferita e la uso per pregare e meditare un po’ mentre guido. O magari spengo tutto e intono un canto di lode.

La mia mente non si spegne mai. Ci sono momenti in cui mi viene in mente per caso una persona, o penso a un motivo specifico di gioia o dolore, o mi preoccupo per qualcosa. Mi accingo a chiamare qualcuno, o attacco il telefono dopo una conversazione interessante. Leggo o ascolto qualche notizia. Posso partecipare a un meeting o prepararmi a scrivere qualcosa. Tutti questi momenti sono opportunità per pregare con gratitudine o avanzando delle richieste.

Respiro e azione

Prima di iniziare in modo deciso la giornata, potete concentrarvi sulla respirazione. “Dio”, dico, “ti offro ogni respiro. Ogni volta che inspiro, ti prego di entrare dentro di me, Padre. Ogni volta che espiro, ti prego di permettermi di condividerti con il mondo, Gesù. Fammi amare ed essere amato. Spirito Santo, vieni per guidare tutto il mio lavoro, le mie parole, i miei pensieri e i miei sentimenti. Ti offro tutto come sacrificio d’amore”.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

Top 10
See More