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Come amare il tuo parroco anche quando non ti “piace”

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Catholic Link - published on 06/03/17
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6 modi per sostenere il proprio parrocodi Ruth Baker

Sono i nostri sacerdoti – quelli amabili, quelli brontoloni, quelli distaccati, quelli apparentamente con poco senso pratico, quelli deboli, quelli feriti… insomma, avete capito il concetto – che ci portano i sacramenti salvifici della Santa Madre Chiesa, e senza di loro noi laici non avremmo accesso a queste grazie soprannaturali e sorprendenti. E allora non importa quali possano essere le nostre lamentele o quanto le riteniamo legittime – iniziamo con un grande “Grazie” ai nostri sacerdoti.

Riconosciamo che a volte si “lotta” con il proprio parroco per un motivo o per l’altro, ma ci sforziamo di pregare e di amare in ogni caso. Questo post non è una critica né dei sacerdoti né dei parrocchiani, ma un promemoria di quanto i nostri sacerdoti abbiano bisogno di sostegno e un incoraggiamento a costruire parrocchie forti, vibranti ed entusiaste. Ecco 6 suggerimenti su come sostenere e incoraggiare al meglio i nostri parroci.

1. Pregate sempre per il vostro parroco

Spesso chiediamo ai nostri sacerdoti di pregare per noi, ma non dimentichiamo di quanto hanno bisogno anche loro delle nostre preghiere, in modo regolare e senza riserve. Une delle nostre autrici ha spiegato: “La mia sorellanza spirituale al college una volta ha offerto ai frati un bouquet spirituale, e loro l’hanno adorato e hanno pianto di gioia. Anziché offrire a qualcuno un po’ di fiori, offri un po’ di preghiere”. E allora, come dono speciale, potreste offrire anche voi al vostro sacerdote un bouquet spirituale, una raccolta di preghiere, rosari o Messe per le sue intenzioni. Potete anche andare oltre ed essere più originali: “A volte diciamo di scriverli su carta decorata o con dei fiori, ma in genere si usa un biglietto in cui scriviamo che abbiamo offerto un rosario o una corsa di tre chilometri per una persona o un’intenzione”.

2. Cercate il bene, anche quando è difficile da trovare

Nessuno può amare tutti per tutto il tempo, e potranno esserci dei periodi in cui avrete un parroco con cui non siete molto in sintonia. Ha comunque bisogno del vostro sostegno e del vostro amore. Un’altra autrice spiega: “Cercate di comprendere il vostro sacerdote e il motivo per cui Dio l’ha messo lì con voi. Quando ho cambiato parroco per la prima volta e le omelie non erano assolutamente ispiratrici come quelle del sacerdote precedente, mi sono accorta che questo nuovo parroco aveva una conoscenza incredibile delle Scritture e di tutto il contesto storico. E allora, anche se forse non era quello che pensavo di volere, ho imparato moltissimo da ciò che offriva, e Dio lo ha usato per aprirmi tutta la dinamica della Scrittura che avevo in qualche modo trascurato”.


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3. Imparate sulla Messa

Se vogliamo davvero sostenere i nostri sacerdoti, promuovere le vocazioni e costruire le nostre parrocchie, dobbiamo pensare alle nostre responsabilità nei confronti della nostra fede e di come la viviamo nella vita quotidiana. Potremmo fare di più per capire quegli insegnamenti della Chiesa che possiamo non amare o con cui lottiamo? Cerchiamo davvero di conoscere di più la nostra fede o ci limitiamo a comparire la domenica per poi sparire di nuovo? Capiamo la Messa e perché siamo lì e cosa sta accadendo? Ci sono molti modi per farlo. Libri, podcast, video e blog possono essere sempre un modo agevole per accedere a cosa sta accadendo durante la Messa e comprenderlo. Una maggiore comprensione della Messa porta a sperimentarla in modo più profondo, e permette al sacerdote di guidare una congregazione più docile, disposta ad ascoltare e a partecipare attivamente nel modo giusto. I ruoli e i rapporti corretti creano armonia.

4. Non emarginatelo

Va detto che cercare di sostenere il nostro parroco non significa adularlo o metterlo su un piedistallo.

Il ruolo del sacerdote merita il massimo rispetto visto agisce in persona Christi, ma senza valicare confini importanti possiamo anche essere calorosi e inclusivi con lui, condividendo gioie e dolori, umorismo e scherzi, assicurandoci di ricordare le date importanti della sua vita, come il compleanno e la data dell’ordinazione, e forse invitandolo a cena o qualcosa di simile.

5. Ispiratelo

È un aspetto molto importante. È un processo a due sensi tra noi e il nostro parroco. Anziché lamentarsi per il fatto di avere un parroco poco brillante o anelare a quel sacerdote straordinario dell’altra parrocchia che si conosce, compiamo ogni sforzo per impegnarci con quello che sta lì davanti a noi nella nostra parrocchia. Troviamo il tempo per andare in chiesa al di là della Messa domenicale. Andiamo all’adorazione, frequentiamo gli “extra” proposti dalla nostra parrocchia. L’adorazione e la confessione sono preziose. Sono il tipo di cose che mancano se poi non ci sono più. Non datele mai per scontate.

6. Sfidate il vostro parroco

Siate dei parrocchiani che lo ispirano ad essere un sacerdote migliore. Non intendo ovviamente che dobbiate tormentarlo o fargli la paternale, ma impegnatevi nei suoi confronti, fategli sapere se la sua omelia vi ha ispirati o se volete sentir parlare di più di qualcosa in particolare. Aiutatelo a sapere che il lavoro che sta svolgendo è apprezzato e che le sue parole non entrano da un oreccho per poi uscire subito dall’altro. Sappiamo che in alcuni luoghi la frequentazione della Messa sta diminuendo molto, anche se altrove aumenta. Nei luoghi in cui aumenta c’è un atteggiamento di passione e reverenza, non tiepido. Se non amate il rumore e chiacchierare nei banchi prima dell’inizio della Messa, chiedete al vostro parroco di favorire un’atmosfera silenziosa e di preghiera prima dell’inizio della celebrazione. Se pensate che la musica potrebbe essere più edificante, offrite i vostri talenti per realizzare qualcosa di meglio. Se non vi piace lo sfondo dietro l’altare, offritevi di donare qualcosa di bello. Se vedete che ci sono giovani/anziani/persone sole e nessuno li aiuta, avviate un gruppo. Fatelo con attenzione, tatto e rispetto, ma fatelo! In questo modo, la parrocchia può “costruire” il sacerdote e il sacerdote costruisce la parrocchia.


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Preghiera per i sacerdoti

Dio amabile e amorevole, ti ringraziamo per il dono dei nostri sacerdoti.
Attraverso di loro, sperimentiamo la tua presenza nei sacramenti.
Aiuta i nostri sacerdoti ad essere forti nella loro vocazione.
Infiamma il loro animo d’amore per il tuo popolo.
Dona loro la saggezza, la comprensione e la forza di cui hanno bisogno per seguire le orme di Gesù.
Ispirali con la visione del tuo Regno.
Dona loro le parole di cui hanno bisogno per diffondere il Vangelo.
Permetti loro di sperimentare la gioia nel loro ministero.
Aiutali a diventare strumenti della tua grazia divina.
Te lo chiediamo per Gesù Cristo, che vive e regna come nostro Eterno Sacerdote.
Amen.

Se vi interessa sapere meglio cosa fa un sacerdote nella sua vita quotidiana, guardate questo splendido video dei nostri amici di Lifeteen.com!

Ruth Baker, inglese di 26 anni, ama correre, fare campeggio e scrivere. Attualmente studia Scrittura Creativa all’università. La sua fede significa tutto per lei.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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