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Alla fine, da dove è venuto il diavolo?

France, Paris, Snake symbolising temptation.

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Aleteia Brasil - pubblicato il 19/05/17
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Ci sono tre risposte possibiliDa sempre, l’uomo si è chiesto come sia possibile che in un mondo tanto meraviglioso, creato da un Dio così buono, possa esistere il diavolo, che distrugge l’universo con la sua malvagità.

Le risposte possibili sono tre:

1 – Mito

La prima risposta è quella del mondo della critica, in base al quale la storia del diavolo non è altro che un racconto mitologico per spiegare il male, la malattia e la morte che ci circondano. Secondo chi la pensa così, il diavolo non esiste come essere personale, ma solo nella mente degli ignoranti.

2 – Due “dei”, uno buono e l’altro cattivo

Altri pensano che il diavolo sia sempre esistito come principio opposto a Dio. In base a questa idea esisterebbero due divinità, una buona e l’altra cattiva, sempre opposte. Varie religioni antiche sostengono questa idea, che è tuttavia contraria a quello che troviamo nella Bibbia, secondo la quale tutto ciò che è stato creato è sotto il dominio di un unico Dio.

3 – L’angelo libero che si è ribellato

La terza possibilità – dottrina basata sulla Bibbia e sul Magistero della Chiesa – è che Dio abbia creato tutto l’universo, con tutto ciò che c’è di materiale e spirituale. All’inizio tutto era positivo, visto che nessun male può venire da Dio. Il diavolo stesso era un angelo pieno di doni e di bellezza, ma usando la libertà che Dio ha concesso a tutti gli esseri dotati di intelligenza si è riempito di arroganza e ribellione e si è rivoltato contro Dio. Ecco la spiegazione fondamentale per il male: l’assenza di bene, originata da un volontario rifiuto del bene, con tutte le conseguenze che ne derivano. Dio non ha “creato” il male come risultato voluto della sua opera. Amandoci tanto al punto da renderci liberi di scegliere di accettare o respingere il bene, Dio ha permesso che noi, sue creature buone, potessimo rinunciare al bene, che è gratuito e mai imposto, provocando così il male, che è proprio l’assenza di questo bene. Se tutto è stato creato e permesso da Dio, è corretto affermare che anche il male esiste solo perché Egli lo permette – ma non come qualcosa direttamente desiderato da Lui, ma come qualcosa che deriva dalle scelte fatte dalle creature libere; tra queste gli angeli, e tra gli angeli quelli che si sono ribellati, come il diavolo.

San Giovanni, nel libro dell’Apocalisse, ci parla della battaglia tra l’arcangelo San Michele e Lucifero:

“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli” (Apocalisse 12, 7-9).

Un altro testo che viene presentato spesso come riferimento all’origine di Satana si trova in Ezechiele. Il testo si riferisce al re di Tiro, ma in genere viene interpretato come un’allusione alla caduta di Satana:

“Mi fu rivolta questa parola del Signore: ‘Figlio dell’uomo, intona un lamento sul principe di Tiro e digli: Così dice il Signore Dio: Tu eri un modello di perfezione, pieno di sapienza, perfetto in bellezza; in Eden, giardino di Dio, tu eri coperto d’ogni pietra preziosa: rubini, topàzi, diamanti, crisòliti, ònici e diaspri, zaffìri, carbonchi e smeraldi; e d’oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue legature, preparato nel giorno in cui fosti creato. Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa; io ti posi sul monte santo di Dio e camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Perfetto tu eri nella tua condotta, da quando sei stato creato, finché fu trovata in te l’iniquità. Crescendo i tuoi commerci ti sei riempito di violenza e di peccati; io ti ho scacciato dal monte di Dio e ti ho fatto perire, cherubino protettore, in mezzo alle pietre di fuoco. Il tuo cuore si era inorgoglito per la tua bellezza, la tua saggezza si era corrotta a causa del tuo splendore: ti ho gettato a terra e ti ho posto davanti ai re che ti vedano” (Ezechiele 28, 11-17).

Anche San Paolo allude alla caduta del diavolo per la sua superbia:

“… non gli accada di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo” (1 Timoteo 3, 6).

Sempre sulle origini del diavolo, il teologo patristico Origene afferma: “Quanto al diavolo e ai suoi angeli e ai nemici potenti, l’insegnamento della Chiesa attesta che questi esseri esistono davvero, ma non sappiamo chiaramente come siano. L’opinione comune, ad ogni modo, è che il diavolo fosse un angelo, e per il fatto di essersi ribellato ha attirato a sé molti che lo hanno seguito, e questi anche oggi sono chiamati suoi angeli”.

 

Adattato dall’originale di RODRIGUES, Rafael. De onde veio o Diabo?
[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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