Entrata nel 1920 nella comunità di Poitiers della Società del Sacro Cuore di Gesù, Josefa Menéndez ha ricevuto dei messaggi divini al fine di diffonderli nel mondo
Chi era Josefa Menéndez?
Josefa è stata una religiosa della Società del Sacro Cuore di Gesù, e visse dal 1890 al 1923. Sorella spirituale di santa Marguerite Marie Alacoque, consacrò la propria vita alla missione che Gesù Cristo in persona venne a darle: far conoscere al mondo l’amore senza limiti e la misericordia infinita del Cuore Sacratissimo di Gesù. Quest’opera, che ripercorre la sua vita e i suoi incontri con il Figlio del Creatore, fu tradotto in più di dieci lingue e valse a parecchi dei suoi lettori numerose grazie.
Il libro evoca l’abbandono a Dio, l’abisso di misericordia che Gesù ci propone, l’alleanza del suo cuore col nostro, il valore delle anime, l’amore negletto di colui cui per colmo d’ingratitudine neghiamo il nostro. Vi si legge l’esperienza di Josefa, che sente il battito del cuore di Cristo. Le parole-chiave del messaggio trasmesso da Cristo sono numerose: fiducia, consacrazione, comunione, consolazione.
Si delucidano parimenti le nozze mistiche della Chiesa e di Cristo, la nozione di corpo mistico e di ciò che san Paolo chiama “le sue ricchezze insondabili”.
Ma il meglio resta da leggere: tutto ciò che abbiamo scritto non fa che accennare un lieve disvelamento delle meraviglie di fede che questa lettura propone.
Estratti dalle rivelazioni fatte da Gesù a Josefa
Ama e non temere niente. Io voglio quello che tu non vuoi, ma posso quello che tu non potrai. A te non tocca scegliere, ma abbandonarti.
Non è il peccato che ferisce di più il mio Cuore – dice –: quello che lo strazia è che le anime non vengano a rifugiarsi in me dopo averlo commesso.
Non voglio dire che un’anima venga liberata dai suoi difetti e dalle sue miserie per il fatto stesso che Io la scelgo. Quest’anima può cadere e cadrà ancora, e più di una volta. Ma se si umilia e riconosce il proprio niente, se cerca di riparare al proprio peccato e si abbandona di nuovo al mio Cuore, ella mi dà tanta più gloria e può fare un più grande bene alle anime che se non fosse caduta. Poco M’importa della miseria; quello che chiedo è l’amore.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]