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Come difendere i figli dalla pornografia

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Salvador Aragonés - published on 03/07/17
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I consigli del professor Thomas Lickona: come genitori bisogna informare, comprendere e aiutare i figliSappiamo che la pornografia è un grande male per il corpo e per l’anima dei nostri figli e dei nostri allievi, ma come difenderli da questa piaga sociale tanto diffusa nelle scuole e nella società? Come parlare loro del pericolo della pornografia?

Il professor Thomas Lickona lo racconta in uno studio che ha presentato al congresso Character, Education and Digital Lifestyles, promosso da Interaxion Group presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma. Lickona è psicologo dell’età evolutiva e professore emerito dell’Università dello Stato di New York a Cortland, e fondatore e direttore del Center for the 4th and 5th Rs – Respect and Responsibility (www.cortland.edu/character). Lo studio si intitola “Lottare contro la pornografia”.

Secondo il professor Lickona, “è bene avere un piano d’azione e di prevenzione in famiglia per rendere consapevoli i nostri figli dei pericoli della pornografia. Tutto dipende dalla loro età. Con i bambini più piccoli dovremmo cercare in primo luogo di proteggere la loro innocenza, evitando che vedano immagini pornografiche. Per questo serve fondamentalmente prevenzione. Per gli adolescenti, invece, il discorso è diverso”.


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“Devono conoscere la verità”, ha affermato Lickona in alcune dichiarazioni pubblicate su Family and Media, “sull’industria pornografica e sui pericoli e i disturbi psico-fisici provocati da questa industria. Come genitori dovremmo essere coscienti di quanto sia tossica e velenosa la pornografia, oltre ad essere perversa e immorale. Un senso di repulsione e indignazione dovrebbe spingerci a fare tutto il possibile e a proteggere i nostri figli da questo veleno sociale”.

Ma come realizzare questa prevenzione? Il professor Lickona dice che “purtroppo si sta verificando un aumento dell’esposizione dei bambini alla pornografia su Internet. Gli esperti stimano che negli Stati Uniti e nel Regno Unito l’età media della prima esposizione alla pornografia è 11 anni. Ciò vuol dire che l’educazione e la prevenzione vanno applicate fin dalla scuola primaria, per evitare complicità e dipendenze precoci”.

“Se scopriamo che i nostri figli hanno già fatto uso di materiale pornografico, accidentalmente o intenzionalmente, la prima cosa è comprendere, ascoltare com’è successo e spiegare, con affetto ma con grande chiarezza, perché la pornografia è una cosa negativa e dannosa e come evitarla in futuro. Se si ha fede, bisogna anche pregare per loro. I bambini esposti alla pornografia possono reagire con ansia, repulsione, vergogna, paura, tristezza o una combinazione di tutte queste emozioni”.



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“I bambini che hanno visionato intenzionalmente materiale pornografico possono reagire con vergogna e senso di colpa quando i genitori lo scoprono. È una risposta normale quando si fa qualcosa che si sa che è sbagliato. Il nostro compito come genitori è aiutare un bambino ad andare al di là di quel senso di colpa e di vergogna ed elaborare un piano concreto per evitare questo tipo di comportamenti in futuro”.

Per gli studenti delle scuole medie e superiori, “in genere raccomando di sedersi con loro e guardare insieme alcuni siti web specifici come Fight the New Drug e Porn Kills Love”, ha affermato il professor Lickona. “Queste pagine web sono state create da giovani che hanno promosso un movimento globale con base scientifica per argomentare e formare le persone sui pericoli della pornografia. Entrambi i siti contengono brevi video che presentano i danni reali che la pornografia può provocare al cervello, al cuore e al mondo”.

Ricordando che il sesso “è un dono di Dio, un regalo che Dio ha messo in mano agli uomini”, il professore consiglia a genitori e docenti di sottolineare quanto segue, in funzione dell’età dei bambini:

1.- La pornografia tratta le persone come oggetti in nome di un falso piacere sessuale, e solo per il beneficio economico dei produttori. Tutto ciò è sbagliato, perché ogni persona ha una dignità umana e non dovrebbe mai essere sfruttata.

2.- Il sesso è sempre una manifestazione d’amore tra due persone. La pornografia separa il sesso dall’amore e dà una falsa immagine della sessualità.

3.- La mente immagazzina tutto. Una volta che si è prigionieri di immagini pornografiche è molto difficile staccarsene.



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4.- La pornografia intossica il cervello, come una droga. Può creare rapidamente dipendenza e ridurre la capacità di avere una relazione sessuale normale con un’altra persona nella vita reale.

5.- Per i ragazzi, la pornografia è in genere accompagnata dalla masturbazione, un’altra abitudine difficile da spezzare. Entrambe le abitudini riducono la capacità di controllo e di autostima.

6.- Se l’abitudine di consumare materiale pornografico si verifica all’interno del matrimonio, può provocare seri problemi tra marito e moglie, rovinando il rapporto intimo degli sposi.

7.- Vista da una prospettiva di fede, la pornografia va contro il piano di Dio, perché il sesso è un dono di sé all’altro nel contesto dell’amore e del rispetto tra i coniugi, non un semplice accoppiamento come tra gli animali. La pornografia viola la purezza che Dio si aspetta da noi.

8.- Il recente libro del sociologo tedesco Gabriele Kuby The Global Sexual Revolution afferma che la rivoluzione sessuale ha come obiettivo lo smantellamento della moralità sessuale. Qual è la sfida dei genitori nei confronti della pornografia e dell’ambiente sessualmente permissivo creato dalla rivoluzione sessuale?

9.- La rivoluzione sessuale ha normalizzato la pornografia. Dobbiamo parlare con i nostri figli e far capire loro i danni che può provocare la pornografia corrompendo cuore e anima. I nostri bambini devono capire che avere una morale non è una cosa negativa che elimina il divertimento dalla vita. Al contrario, i valori morali ci aiutano a costruire e a rafforzare il nostro carattere, ad avere amor proprio, a costruire rapporti di vero amore e a trovare la felicità autentica.

Dobbiamo dare ai nostri figli solide ragioni per salvaguardare la propria intimità sessuale per il matrimonio. Possiamo usare frasi come “L’intimità sessuale è molto importante, ed è parte di qualcosa di più bello e più grande”. È un dono che riceviamo da Dio “per offrirlo a quello che sarà il nostro compagno o la nostra compagna per tutta la vita. È l’unione dei corpi tra due persone che si amano, e un’unione di due vite che si prendono per mano per diventare Padri e Madri di una nuova vita”.



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Quanto alle famiglie, afferma il professor Lickona, è importante giungere a una sorta di “Contratto familiare sui mezzi di comunicazione e Internet”, che può essere anche attaccato alla parete. Anche se sembra stravagante, è un’iniziativa molto educativa.

Ecco i sette punti del “contratto familiare”:

1.– Niente televisione se non sono stati fatti prima i compiti o durante i pasti. Bisogna sempre chiedere il permesso di accendere la televisione, e vedere solo programmi approvati.

2.- In alcuni momenti è bene tener spenta la televisione per concentrarsi su altre attività familiari, come leggere o parlare tutti insieme.

3.– Tutti i videogiochi devono essere sempre supervisionati da un genitore, e vanno utilizzati per un tempo limitato.

4.- Durante i pasti e le ore riservate al sonno bisogna spegnere i telefoni cellulari.

5.- I siti pornografici vanno bloccati con filtri speciali di controllo genitoriale.

6. Bisogna stabilire delle regole per l’uso di Internet. Ad esempio, dev’esserci sempre un’approvazione da parte dei genitori, soprattutto quando si tratta di scaricare qualcosa.

7.- Quanto ai film, bisogna evitare quelli con un contenuto sessuale esplicito. Ci sono molti siti di orientamento, come Screenit e Kidsinmind.



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Per aiutare i nostri figli a comprendere le nostre ragioni, che a prima vista possono sembrare esagerate o troppo repressive, potremmo dire loro: “Il tempo ha un grande valore. Devi imparare a guardare cose interessanti in televisione, a saper scegliere i programmi e i film che meritano il tuo tempo. Purtroppo ci sono molti contenuti che non sono buoni e che conviene evitare. In questo devi fidarti di noi”. La maggior parte degli studi dimostra che quando i nostri figli sono consapevoli del fatto che il nostro esercizio di autorità si basa su buone intenzioni, visto che hanno come finalità il loro bene, sono molto più disposti ad accettare le nostre regole e le nostre restrizioni.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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