Il Pontefice gesuita ha espresso il desiderio di veder beatificato l’autore delle Lettere a un provinciale, temuto critico dei gesuiti nel XVII secoloDurante la sua intervista-conversazione con Eugenio Scalfari su La Repubblica, l’8 luglio scorso, Papa Francesco ha affermato “Personalmente penso che uno come Pascal andrebbe beatificato”, e che avrebbe chiesto al riguardo l’opinione della Congregazione delle Cause dei Santi.
In risposta al desiderio del giornalista che l’autore dei Pensieri venisse beatificato, il Successore di Pietro ha risposto: “Lei, caro amico, ha in questo caso perfettamente ragione: anch’io penso che meriti la beatificazione”.
Il Pontefice ha aggiunto che si riserva la possibilità di fare il necessario e di “chiedere il parere” degli organi relativi del Vaticano, ovvero il dicastero per le Cause dei Santi, trasmettendo un suo “personale e positivo convincimento”.
Blaise Pascal (1623-1662), genio scientifico, filosofo e scrittore classico francese, ebbe un’esperienza mistica il 23 novembre 1654 che definì la sua “notte di fuoco” e che lo curò dai suoi desideri mondani, come avrebbe descritto in seguito.
Contro l’ipocrisi della casistica
Si lanciò allora in una polemica con i gesuiti nel contesto del dibattito giansenista in Francia. In alcuni scritti intitolati Lettere a un provinciale, Pascal rimproverò i gesuiti per la loro “casistica”, un ragionamento morale complesso che a suo avviso giustifica dei comportamenti troppo rilassati. Lo stesso Papa Francesco ha denunciato in varie occasioni questa casistica. Nel febbraio scorso, in un’omelia a Santa Marta, ha affermato che “la logica della casistica è ipocrita”.
L’attuale Pontefice ha anche mostrato il suo gradimento per gli scritti di padre Romano Guardini, autore di un libro su Pascal nel 1935. In quest’opera Guardini racconta che alla fine della sua vita, dopo che in un primo momento gli erano state negate l’Eucaristia e l’estrema unzione, Pascal chiese di essere portato tra i poveri, come membra del Corpo di Cristo. Questo gesto, secondo Guardini, segna la conversione definitiva dell’orgoglio di Pascal.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]