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Chi è sepolto nella necropoli vaticana?

CATACOMBS ROME
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i.Media per Aleteia - Aymeric Pourbaix - pubblicato il 16/08/17
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Riposare più vicino possibile alla tomba dell’apostolo Pietro è il desiderio di tutti i Papi, ma anche altri vi hanno avuto accesso, senza aver portato la tiara…

Soprannominata “grotte vaticane”, la necropoli papale situata sotto la basilica di San Pietro raccoglie attorno alle reliquie del principe degli apostoli i sontuosi sarcofagi di 21 pontefici, tra cui uno nuovo, in marmo e senza iscrizioni, destinato a un prossimo papa defunto. Le spoglie dei papi beatificati e canonizzati, quanto a quelle, vengono abitualmente esposte al piano superiore, nella basilica. Per contro, alcuni personaggi “sulfurei”, come Alessandro VI Borgia, non sono più presenti nella cripta. Mentre vi si trovano sei laici, tre uomini e tre donne, e pure un prete e quattro cardinali.

Non sono tutti santi, sia chiaro. Così l’imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II, detto “il sanguinario”, riposa in fondo alla cripta. Incoronato il giorno di Natale 967 a Roma da Papa Giovanni XIII, il suo soprannome gli venne dal fatto di aver invitato i signori romani a una grande festa per poterli assassinare con miglior agio. È morto a Roma a 28 anni per una crisi di malaria.

Nell’ala sinistra della cripta si trova un sarcofago in travertino, che riunisce dal 1939 i tre ultimi Stuart, pretendendo cattolici al trono di Gran Bretagna. Re di Scozia dal XIV secolo, la dinastia degli Stuart venne rovesciata nel 1688 dagli anglicani. Esiliato a Roma nel 1717, Giacomo III, dopo diversi tentativi di riconquista, passa il testimone a suo figlio: prima Charles Edouard Stuart, poi il cardinale Henri Benoît Stuart, arciprete della basilica di San Pietro per più di mezzo secolo.

Regina dei Vandali

Affianco alla tomba di Paolo VI e di Giovanni Paolo II riposa la stravagante Cristina di Svezia, «regina dei Goti, degli Svedesi e dei Vandali», secondo il suo epitaffio in latino. Nata luterana, regna dal 1632 fino alla sua abdicazione al trono di Svezia nel 1654, per il desiderio di convertirsi alla fede cattolica. Emblema della Riforma cattolica, ella riceva la prima comunione dalle mani di Alessandro VII a Roma. Alla sua morte, il papa rifiuta la sua richiesta di essere sepolta al Pantheon. Alessandro VIII dirà di lei che fu «regina senza regno, cristiana senza fede e donna senza vergogna», a causa dei suoi costumi leggeri – anche dopo la conversione…

Affianco a queste personalità discutibili figurano pure dei veri servitori della Chiesa. È il caso del cardinale ceco Josep Beran, “martire” del comunismo, morto in esilio a Roma nel 1969. Aveva passato 17 anni nelle prigioni, prima naziste e poi comuniste. Nominato arcivescovo di Praga, pronuncia dalla cattedra dei sermoni muscolari contro la privazione della libertà religiosa sotto il regime comunista. Paolo VI lo creò cardinale nel 1965.

E quanto al cardinale spagnolo Rafael Merry del Val, segretario di Stato di San Pio X dal 1903 al 1914, il suo processo di beatificazione è stato aperto da Pio XII. È pure l’autore delle famose Litanie dell’umiltà.

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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