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I dialoghi segreti sul diavolo tra padre Amorth e il “maestro” Candido Amantini

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 03/10/17
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Il famoso esorcista rivelava all’allievo Amorth tutti i “trucchi” usati dal diavolo: “Attento, il demonio fa finta di andare via…”

«La mia grande grazia è stata quella di essere stato nominato esorcista dal cardinal Poletti come aiutante di padre Candido Amantini, un santo e famoso esorcista che ho avuto come maestro per sei anni. La mia grande fortuna è stata quella, perché anch’io sono partito da zero, non sapevo assolutamente niente».

Come si legge nelle conversazioni con Elisabetta Fezzi, raccolte nel volumePadre Amorth. La mia battaglia con Dio contro Satana” (edizioni San Paolo), i “trucchi del mestiere” di esorcista sono stati il frutto di una lunga gavetta a Roma, durata sei anni, accanto al “maestro” Candido.

“NO” AD ESORCISMI LUNGHI

Ecco alcuni dei consigli che il noto esorcista, recentemente scomparso, ha imparato dal “maestro”.

«Padre Candido diceva: “È inutile fare esorcismi lunghi, tanto se non è il momento stabilito dal Signore…”, e infatti varie volte il demonio quando è interrogato sotto esorcismo preannuncia la data della sua uscita. Il problema è che è un briccone».



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“VA VIA SOLO QUANDO HA STABILITO IL SIGNORE”

Amorth ammette di aver «paura delle liberazioni provvisorie; ho timore anche delle liberazioni fasulle, false. Alle volte finge di andare via e io allora continuo per un po’ a esorcizzare. In genere non faccio una preghiera di ringraziamento per la liberazione avvenuta se non è passato almeno un anno».

Era stato sempre Padre Candido, infatti, ad avvertirlo sul pericolo di fare valutazioni sbagliate sulla riuscita dell’esorcismo. “Non si aspetti di vedere che alla fine dell’esorcismo il demonio se ne va via e così tutti contenti: non se lo aspetti! Va via solo quando ha stabilito il Signore! È Lui che ha i suoi piani, è Lui che fa!“, amava ripetere all’allievo Amorth.

LA LEZIONE DEL DIAVOLO

Un giorno Candido rivelò alcune incredibili parole del diavolo.

Ricordo una lezione che una volta il demonio ha dato a padre Candido. Stava liberando una persona e gli diceva: “Dài, vai, il Signore ti ha preparato una casetta ben riscaldata, in cui non soffrirai il freddo, in cui starai caldo caldo…”. E il diavolo imperiosamente: “Tu non sai niente!”.

Quando interrompe dicendo: “Tu non sai niente, tu non capisci niente”, vuol dire che il Signore gli ha comandato di dare una lezione all’esorcista: “Non è Lui che l’ha creato l’inferno!”. Significa che Dio ha creato solo le cose buone. “Siamo stati noi, Lui non ci aveva neppure pensato”, ha proseguito il diavolo: “Non era nei programmi di Dio l’esistenza dell’inferno!”.



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LE BARZELLETTE

Rosa, l’assistente che ha seguito negli anni Amorth, è una di quelle persone che conosce meglio il rapporto con Candido.

Mi ricordo quando don Amorth pigliava il ciuffetto a padre Amantini, glielo tirava e lo spettinava, era buffo. E quello rideva e lasciava fare. I santi sono persone allegre.

Scherzavano e ridevano assieme, raccontavano barzellette… Don Gabriele ne sapeva tantissime, e anche padre Candido era molto di compagnia.


Father Gabriele Amorth
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“SONO UN PEZZO DI LEGNO”

Rosa è una delle poche persone che conosco nei dettagli quei sei lunghi anni in cui l’allievo e il maestro si vedevano quasi ogni giorno.

Si sono conosciuti quando il vescovo ha dato a don Amorth la lettera col mandato, e hanno lavorato tanto assieme.

Don Gabriele alla domenica andava alla Scala Santa e stavano a discutere i vari casi; pregavano anche assieme sulle persone. L’apprendistato è durato dall’86 fino al ’92, quindi sei anni di affiancamento, fino all’anno della morte di padre Candido. In realtà don Gabriele aveva iniziato già prima a lavorare da solo, ma aveva sempre da imparare.

Avevano proprio modalità diverse. Certo don Gabriele non aveva i doni particolari di padre Candido; per questo diceva sempre di essere “un pezzo di legno”, o “un buono a nulla”, di “non valere un fico secco”. “Non valgo niente, fa tutto il Signore”, ripeteva.



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