Quando facciamo un complimento a qualcuno il suo cervello produce serotonina. Dobbiamo essere generosi con la parola “grazie” e con i complimentiQuando noi facciamo un complimento a qualcuno, un complimento credibile evidentemente, altrimenti le persone si irritano, il suo cervello produce serotonina. Noi dobbiamo essere generosi, sempre, con la parola “grazie” e con il complimento. Cerchiamo di dare ragione alle persone, e prima di tutto i nostri familiari. Una frase come: “quanto ti sta bene quel maglione” vuol dire “hai avuto ragione metter quel maglione”. Una frase come “Che belle pesche hai comprato” è enormemente rassicurante per una persona, le cambia l’umore della giornata. Lo stesso vale per il contrario “Come hai fatto a pagare cinque euro ‘sta porcheria?”.
Non umiliamo una persona per questo, e meno che mai un altro familiare, qualcuno con cui viviamo. Le emozioni sono contagiose: se vogliamo essere felici, rendiamo felici le persone con cui viviamo. Grazie, come ti sta bene quel maglione, che belle pesche hai comprato, buono questo caffè. Forse noi avremmo comprato delle pesche migliori, ma non è detto che le persone debbano fare le cose esattamente come le facciamo noi, perché altrimenti non vanno bene. Questa è la maledetta trappola che si chiama perfezionismo, l’altro caposaldo, insieme al vittimismo, per rovinare la vita nostra e quella altrui.
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Perché lamentarsi sempre? È più intelligente cercare di essere felici!
Possiamo cominciare ad esercitarci, usciamo da un negozio, lasciando un umore migliore di quello che c’era all’inizio; a volte è sufficiente dire “buon giorno signora”, alla cassiera o alla signora del banco della gastronomia, e ci rendiamo conto che abbiamo ottenuto il risultato di migliorare l’umore di un altro. Alla signora del call center che comincia il discorso dicendo, “pronto sono Marina, cosa posso fare per lei”, rispondiamo, “buon giorno signora Marina, ho questo problema” e notiamo come cambia la sua voce.
Tutte le volte che ringraziamo qualcuno, il suo cervello fabbrica endorfine, ma anche il nostro e di coloro che hanno assistito a un ringraziamento cortese, entusiasta e fatto bene. Tutte le volte che faccio un complimento a qualcuno il suo cervello fabbrica serotonina, il mio anche e anche quello di coloro che hanno assistito, sempre che sia un ringraziamento sincero, sempre che sia un complimento credibile. Noi possiamo spargere felicità e la felicità ci torna addosso, come una luce riflessa in una serie di specchi che aumenta all’infinito.