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Come i padri possono aiutare la neo-mamma dopo l’arrivo del bebè?

RODZINA
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Fanny Leroux - pubblicato il 08/01/18
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Quando un nuovo esserino arriva nelle nostre vite, è giocoforza che le nostre vite vengono un poco sconvolte. Nuovo ritmo, nuove abitudini, nuove priorità… idealmente, questo lavoro si fa in squadra col proprio coniuge. Come può il giovane padre sostenere ed aiutare sua moglie perché tutti vivano al meglio la rivoluzione di un neonato?

Quando arriva un nuovo bambino in famiglia, le abitudini di una casa si trovano spesso perturbate, specie al principio – il tempo che ciascuno riprenda i propri punti di riferimento. Ciascuno dei due genitori ha delle nuove priorità e deve adattarsi a un nuovo ritmo, spesso calcato su quello del piccolo. Molto spesso è la giovane mamma che si occupa in via principale del bebè, soprattutto se allatta, ma in ogni caso la madre e il padre hanno dei ruoli capitali in questa nuova organizzazione. In effetti, il giovane papà può aiutare e sostenere sua moglie in molte cose, rivestendo completamente il proprio ruolo di padre presso suo figlio. È un pilastro nient’affatto trascurabile, che contribuirà al buon funzionamento del ritorno a casa e dei primi mesi col nuovo arrivato da coccolare.

Darsi il cambio

Una delle prime cose che solleverà ampiamente la giovane madre è il darle il cambio col piccolo, a intervalli regolari nella giornata. Anche una ventina di minuti appena possono aiutare. Dare il biberon, occuparsi del cambio, tenerlo d’occhio, consolarlo quando piange… tante piccole cose che costano pochi minuti ma che lasciano alla madre la libertà di fare altre cose e di prendersi cura di sé. E poi sono momenti preziosi, quelli che si passano col piccolo!

Occuparsi delle faccende domestiche

Per forza di cose, dopo un parto la giovane madre non è esattamente al top. Tanto più che occuparsi di un bebè richiede parecchie energie. E allora, quando le notti si accorciano all’inverosimile, la pazienza viene messa alla prova.

Così, per aiutare concretamente la madre nella giornata, è cosa buona ripartirsi le faccende domestiche. Il giovane padre può occuparsi delle spese, magari a casa può fare qualcosa che non è molto abituato a fare. È una bella occasione per cominciare a cucinare o a fare il bucato, se sono cose di cui normalmente si occupa la madre.

Occuparsi degli altri bambini

Nello stesso ordine di idee – se avete già altri bambini – portarli fuori una mezza giornata, gestire un po’ alla volta le cose di scuola, le faccende, pranzo e cena, le sveglie e le nanne, i compiti, sono cose che possono aiutare considerevolmente la mamma, e soprattutto lasciarle il tempo per riposarsi o dedicarsi al piccolo. In effetti, le prime settimane la madre e il piccolo hanno bisogno di molto tempo a tu per tu, poiché il bisogno di prossimità non si allenta che nel tempo. Certo, si capisce, bisogna pure organizzare dei momenti in cui la mamma passa del tempo con i più grandi, quando papà darà il cambio alla mamma col piccolo; o ancora dei momenti insieme, come famiglia. L’importante è variare i momenti in modo da renderli tutti gradevoli.

Prendersi cura della moglie

Con tutta l’effervescenza e l’attività che c’è attorno al neonato, è facile dimenticarsi l’uno dell’altra e trascurare la propria coppia. Eppure l’essenza stessa della relazione, della vita in comune, è prendersi cura l’uno dell’altro. Questo periodo è probabilmente un momento in cui la giovane mamma è talmente concentrata sul piccolo che dimentica anche di pensare a sé stessa. È dunque molto apprezzabile che suo marito le accordi delle attenzioni molto particolari.

Una parolina dolce, un momento distensivo, una cena a lume di candela, la preparazione di un bel bagno caldo, l’acquisto di un libro o di un film che lei desiderava molto… Sono tante piccole cose che le addolciranno il cuore. D’altra parte, è pure importante mettersi attentamente in suo ascolto. In effetti, la giovane mamma (che si tratti o no di una primipara) ha sempre molti dubbi e paure, fatica e preoccupazioni di diversa natura. In tal modo, lei sarà sollevata col semplice fatto di poter essere ascoltata, nonché ascoltando papà.

Valorizzare la propria moglie

Cogliere le occasioni per ricordare alla propria donna quanto la si trovi bella, quanto ci piaccia con quel vestito o coi capelli legati in quella tale maniera… È un modo eccellente di rinforzare in lei l’autostima, dopo una prova di vita che forse le ha lasciato qualche difficoltà nel riconoscere il proprio corpo. In effetti, il periodo post-parto non è il più facile per una donna. Il corpo ha subito cambiamenti, ha dato la vita, il suo statuto è un poco cambiato: ora lei si occupa del piccolo, è una mamma. Aiutarla a continuare a sentirsi donna è capitale per il suo benessere psicofisico, nel quale il padre ha un ruolo di primo rilievo.

Interessarsi, informarsi

Molti papà vorrebbero poter aiutare la mamma ma si sentono spersi, non sanno cosa fare né cosa dire, spesso hanno paura di essere impacciati. Ecco perché è importante, per il padre, informarsi sui diversi aiuti che possono essere messi in opera, è bene che partecipi (se può) al corso preparto e che impari a gestire la maternità con la madre, quando questo è possibile. L’importante – ma diremmo l’essenziale! – è osare.

Il giovane padre può essere impressionato dalla (piccola) statura del piccolo, all’inizio, e magari per questo avrà timore di prenderlo in mano. Che non esiti a partecipare a ciò che fa la madre, a impratichirsi un poco alla volta. Presto si consoliderà l’abitudine e le paure scompariranno. Una volta informato sul ruolo del padre, si sentirà a suo agio e più adatto a sostenere la moglie, sua alleata in questa situazione.

Darsi del tempo

Per avere un po’ di tempo con la famiglia, sappiate che il giovane padre può beneficiare di congedi parentali. Per maggiori informazioni su questo congedo, potete informarvi online. Magari questa è l’occasione per prendersi qualche giorno di vacanza e darsi il tempo di riprendere le coordinate in famiglia. Darsi del tempo per la propria moglie, per i/i bambino/i, darsi il tempo di osservare i cambiamenti e i bisogni di ciascuno – ecco un ruolo in cui il padre ha tutta la sua importanza.

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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