separateurCreated with Sketch.

L’imprenditore con la sindrome di Down che ha creato una compagnia da milioni di dollari

whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Cerith Gardiner - published on 23/01/18
whatsappfacebooktwitter-xemailnative

John Cronin e suo padre provano che un cromosoma in più non è un ostacolo per i sogniQual è l’ingrediente principale nel mettere su un’attività da milioni di dollari? Se lo chiedete a John Cronin, affetto dalla sindrome di Down, e a suo padre, Mark X. Cronin (non possiamo fare a meno di pensare che la “X” sia in onore del figlio), potrebbero dirvi che si tratta di fare qualcosa che si ama pensando allo stesso tempo agli altri.

In un video recente realizzato dalla BBC, i due hanno parlato del desiderio di John di avviare un’attività insieme al padre dopo il diploma. Come molti padri e figli che si lanciano nel mondo degli affari, si sono seduti a discutere cosa volevano fare. Visto che il divertimento era un punto essenziale, hanno deciso di seguire la passione di John e di creare una linea di calzini online, chiamata John’s Crazy Socks, che offre un assortimento di ben 1.500 modelli.

John, però, voleva aggiungere un altro tocco personale alla sua compagnia. Ogni ordine arriva con un messaggio di ringraziamento e qualche caramella, e se si vive a Long Island si potrebbe rimanere sorpresi vedendosi consegnare i prodotti dall’imprenditore stesso.

La compagnia ha uno staff di 12 persone, incluse 8 con disabilità, e dona il 5% dei profitti alle Paraolimpiadi. John è anche impegnato a creare dei “calzini della consapevolezza” che raccolgano fondi per buone cause. “Stiamo creando la felicità attraverso i calzini”, ha affermato con un grande sorriso.

E non è l’unico uomo d’affari felice. In una parte eccezionalmente dolce di questo video, il padre di John condivide come abbiano bisogno l’uno dell’altro e come non potrebbe gestire la compagnia senza suo figlio. Un John tutto felice dice: “La sindrome di Down non mi trattiene mai”.

https://www.youtube.com/watch?v=UcplGnfGiGE&feature=youtu.be

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

Top 10
See More