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Un millennial inventa una soluzione brillante alla dipendenza dal cellulare

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Cerith Gardiner - pubblicato il 14/02/18
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È stata usata in 600 scuole e i risultati sono “rivoluzionari”Sembra che al giorno d’oggi non si riesca a scivolare in pubblico senza che la disavventura venga filmata e condivisa su vari social network, con sempre più persone con lo smartphone in mano e le dita che non vedono l’ora di premere il tasto di inizio registrazione. Graham Dugoni, statunitense dell’Oregon, si è sentito in dovere di affrontare questa realtà dopo aver visto uno spensierato frequentatore di un festival essere ripreso da alcuni estranei, con la conseguenza che i suoi movimenti “divertenti” sono stati condivisi perché venissero guardati da milioni di altri estranei. Dopo essersi chiesto quale sia il livello di privacy che ci si dovrebbe aspettare in pubblico, Dugoni ha concluso che era ora di “abbandonare gli smartphone” – tre parole che probabilmente fanno sudare non pochi di noi.

Per Dugoni, non solo è maleducato filmare qualcuno senza il suo permesso, ma siamo tutti così impegnati a guardare i nostri schermi che non ci immergiamo nell’atmosfera di ciò che ci circonda. E allora il 31enne ha inventato uno strumento semplice ma geniale che attualmente viene usato in più di 600 scuole, ai concerti e negli incontri informali. Dugoni ha spiegato al Washington Post che il suo dispositivo, chiamato Yondr, è una sorta di “prigione” per i cellulari.

All’ingresso di un evento o di una scuola, gli utenti mettono il loro telefono in un piccolo “marsupio” di neoprene, che poi viene chiuso a chiave. Possono tenere il telefono e metterlo in borsa o nella tasca. Anche se il cellulare è al sicuro con loro, non possono usarlo finché non viene fisicamente aperto in una postazione apposita – bastano un tavolo e un paio di sedie.

Con la tentazione fuori portata, le persone e gli studenti possono fare quello che dovevano: imparare, guardare un concerto, parlare con gli altri. E gli effetti sono sorprendenti. La preside della San Lorenzo High School della California, Allison Silvestri, ha riferito alla NBC che Yondr è “rivoluzionario”. Non solo gli studenti ora parlano con lei nei corridoi della scuola, ma ha anche il 50% dei casi in meno di richieste di intervento per interruzione delle lezioni. Gli studenti hanno notato un miglioramento nei voti, e un’insegnante ha affermato che i compiti che assegna vengono conclusi 10-15 minuti prima. “Gli studenti interagiscono, parlano tra di loro, leggono, giocano a palla, socializzano – perché non stanno solo a mandarsi messaggi”, ha aggiunto.



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Il “marsupio” per cellulari si sta dimostrando popolare anche in altri campi. Agli show di Dave Chappelle o ai concerti di Alicia Keys, gli ospiti mettono via il cellulare e si concentrano sull’evento. Non ci sono braccia alzate per registrare la performance disturbando chi è seduto dietro, e la gente si può godere lo show senza la distrazione del telefono e i messaggi da ricevere o inviare. Come afferma Dugoni, “a che servono tutti quei messaggi, quelle condivisioni e quei ‘Mi piace’?” Come dice il sito web di Yondr, “Stai qui ora”.

Considerando il numero crescente di resoconti che dimostrano i pericoli della dipendenza dal cellulare, Dugoni potrebbe aver trovato la soluzione perfetta a questo problema moderno. Se a scuola comportamento e risultati migliorano, sarebbe ottimo se tutto questo si potesse applicare anche nella vita familiare – tanti genitori si chiederanno come entrare in possesso di questo dispositivo per usarlo durante i pasti. Ma è proprio qui che i genitori devono dare l’esempio. E se fossimo noi i primi a mettere il cellulare in tasca e a lasciarlo lì, almeno fino a quando i bambini non vanno a letto?

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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