1300 bambini affrontano la loro ottava estate di guerra e vi propongono un gemellaggio per conoscere le loro storie, aiutando la ricostruzione
C’è chi si accontenta di vincere la guerra, e chi – invece – vuole solo costruire la pace. I siriani hanno imparato a conoscere bene i loro volti in questi anni, mentre si avvicina l’ottava estate di guerra e ad Aleppo si comincia a ricostruire. Le case, certo, e altri edifici sventrati dalla violenza dei missili. Ma anche, e soprattutto l’uomo. Non si è mai smesso di farlo in realtà, anche se quest’estate ha un sapore diverso dalle altre. Al centro di quest’estate ci sono i bambini.
Finita la scuola, riprende il centro estivo, per il terzo anno consecutivo. Il primo era cominciato sotto le bombe, quando ancora Aleppo viveva giorni terribili e pieni di scontri.
Read more:
La fotografia della bambina “siriana” e la sua vera storia
Oggi le condizioni incoraggiano cautamente a sperare. Per questo i frati francescani della Siria – assieme ad ATS pro Terra Sancta – hanno lanciano anche quest’anno la proposta di gemellaggio tra gli oratori italiani e quelli di Damasco e Aleppo. Momenti di condivisione, riflessione e preghiera, ma anche tanto gioco e attività formative di diverso genere.
Visto il successo degli anni scorsi, l’oratorio in Siria cresce ancora. Come spiega lo stesso fra Ibrahim: “Quest’anno non ci sarà solo il nostro oratorio a cui avevano partecipato 860 bambini, perché era l’unico esistente oltre a quello dei Salesiani, ma abbiamo pensato di condividere quest’idea con altri parroci, anche quelli delle chiese orientali, offrendo il nostro sostegno dal punto di vista organizzativo, di sussidi e attività formative che però svolgeranno loro nelle loro parrocchie. Parteciperanno quindi altri 7 oratori, per un totale 1300 bambini circa, dando la possibilità anche ai sacerdoti che vorrebbero proporre questo servizio così importante, ma non hanno i mezzi”.
La Bellezza contagia gli altri, ed ad Aleppo il centro estivo è già cominciato. A Damasco è alle porte. “Per i bambini siriani che sono nati – racconta una volontaria – in mezzo alle bombe e alla distruzione e la pace non l’hanno mai conosciuta, questa sarà un’occasione per condividere momenti di gioia e serenità, scoprire i loro talenti e riscoprire la bellezza di affrontare insieme le difficoltà, in una città ancora distrutta”. Allo stesso tempo potranno sentirsi accompagnati dai bambini italiani, nell’amicizia e nella fede.
Dall’altra parte del Mediterraneo, i loro coetanei italiani avranno l’occasione di vivere momenti di informazione e conoscenza che li aiutino a riflettere sulle difficoltà che altri bambini devono affrontare quotidianamente.
Read more:
Ad Aleppo un progetto dei Francescani per i bambini rifiutati perché nati da jihadisti
A tal proposito il gemellaggio lanciato da ATS pro Terra Sancta a 9.000 parrocchie italiane offre del materiale che aiuterà nella riflessione. Tra i sussidi è incluso anche il DVD “Aleppo: le macerie, la speranza”, un reportage curato da Massimiliano Cochi per TV2000. Una testimonianza preziosa per tutti, che aiuterà i bambini a immedesimarsi con i loro coetanei di Siria. “In questo modo – conclude fra Ibraihim – la nostra missione pastorale, non sarà più solo mia e dei miei confratelli francescani, ma di un’intera comunità cristiana che include le altre confessioni della città così come tutto il mondo che ci accompagna in questa iniziativa”.
Le parrocchie che desiderano gemellarsi con i grest della Siria possono trovare tutte le informazioni e il materiale QUI