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Nicole Orlando, una donna che merita la nostra riconoscenza. E non solo per le medaglie!

NICOLE ORLANDO
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Paola Belletti - published on 14/08/18
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La ormai famosa atleta paralimpica originaria di Biella è stata nominata persino dal presidente della Repubblica come esempio di persona positiva. E’ vero lo è e lo sarebbe anche se non avesse vinto tutte quelle gare…In bocca al lupo di cuore, bella ragazza piena di coraggio!Le piace tanto lo sport, ne ha provati tanti e in alcuni eccelle. Lo dimostrano i podi e le medaglie e le tante ospitate a corredo di questa sua luminosa carriera sportiva. E’ figlia d’arte, la mamma giocava a pallacanestro e il papà è un ex-calciatore. In piscina ci è entrata a un anno, ha praticato anche ginnastica ritmica fino a che l’atletica leggera è diventata la vera passione insieme con il nuoto.

Lei è Nicole Orlando e le piace stare con la mamma, il papà, i fratelli e il nonno. La nonna le manca tantissimo, è morta ma la capisce ancora, dice.  L’atleta paralimpica di Biella più famosa d’Italia è questa ragazza bionda, femminile e graziosa.

Alla sua nascita i genitori vengono informati che ha la sindrome di Down e, dice un medico, in forma particolarmente grave. Il papà chiede se non si possa fare nulla, se non ci siano interventi chirurgici da praticare, magari. Pare di no, che non ce ne fossero. Per questo avrà forse pensato di chiedere un altro tipo di intervento. Si reca al Santuario della Madonna di Oropa, al quale la famiglia è molto devota, e affida a Lei la sua bambina.


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Così racconta Lucia Ascione nel salotto accogliente del mattino di TV2000 e aggiungendo i fatti al racconto di Nicole che invece diceva “solo” che il suo papà è eccezionale, forte e sempre lì al suo fianco anzi, a giudicare dai gesti, proprio dentro al suo cuore.

Nicole è una giovane donna, ormai, ha 24 anni; è nata e vive a Biella dove si allena per la società sportiva  o meglio il Team Ability La Marmora. Che sia donna e di successo anche un po’ come lo intende il mondo lo sappiamo ormai in tantissimi. Fu proprio il Presidente Sergio Mattarella a nominarla nel suo discorso di fine anno del 2015 insieme con una scienziata e un’astronauta:

L’Italia è ricca di persone e di esperienze positive. A tutte loro deve andare il nostro grazie. Sono ben rappresentate da alcune figure emblematiche come Fabiola Gianotti che assumerà la direzione del Cern di Ginevra, Samantha Cristoforetti che abbiamo seguito con affetto nello spazio, Nicole Orlando, l’atleta paralimpica che ha vinto quattro medaglie d’oro.

Nominando loro rivolgo un pensiero di riconoscenza a tutte le donne italiane. (Discorso Presidente Mattarella dicembre 2015)

Da allora la vita di Nicole si è infittita ancora di più di inviti e ospitate; persino Ballando con le stelle l’ha vista volteggiare sulla sua pista insieme con Stefano Oradei (costretto, come gli altri partner maschili a danzare su improbabili stiletti. Ma a forza di insistere ci faranno digerire pure gli uomini col tacco a spillo?). Ha incontrato Papa Francesco al quale racconta di aver dato un energico incoraggiamento:

Papa Francesco, continua così, il tuo lavoro spacca!!

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E’ scritto proprio così sul retro della foto che ha regalato al Santo Padre al quale ha consegnato anche un morbido peluche, quello famoso che l’atleta alzava al cielo mentre era sul podio.

Al cielo Nicole pensa sempre, spesso, ogni volta insomma che le chiedono qualcosa di decisivo per la sua vita e lei può nominare la sua nonna; a lei dedica le vittorie e le serate e forse a lei deve quella carica che esprime con trasparente ostinazione nel divieto a non mollare mai, a non arrendersi. Ne ha fatto anche un libro che si intitola Vietato dire non ce la faccio, che è ancora più intelligente come motto: non auto sabotarti significa, non impedirti di provarci, anche perché che tu ce la faccia o meno nel frattempo è altamente probabile che tu ti diverta!

In questi mesi è impegnata ad allenarsi in vista di un appuntamento sportivo di grande rilievo, leggiamo su La Stampa:

Tre anni dopo aver riscritto la storia dell’atletica Fisdir, Nicole Orlando tornerà in pista nel Mondiali Iaads: l’altro giorno la portacolori del Team Ability La Marmora ha ricevuto la convocazione azzurra per prendere parte alla rassegna planetaria riservata ad atleti con sindrome di Down, quest’anno in agenda dal 1° all’8 ottobre sull’isola di Madeira (Portogallo).  Nicole questa volta non sarà da sola, dato che tra le cinque atlete femmine convocate dalla Fisdir ci sarà anche la compagna di società Chiara Zeni, che sta mostrando nel corso di questa stagione continui passi in avanti.

Non so, provo una certa resistenza ad accodarmi agli entusiasmi quasi urlati o all’imbarazzo a volte mal dissimulato che alcuni interlocutori mostrano nel relazionarsi con Nicole (bravissima invece Lucia Ascione: trova sempre il registro giusto all’insegna del rispetto vero, di un calore percettibile anche oltre lo schermo e la sensazione che, sebbene sia il suo mestiere, viva sempre la novità dell’incontro con l’altro); pare che si affrettino a mostrare disinvoltura, a far sembrare tutto normale e quotidiano. Invece Nicole è una sopravvissuta, stando ai dati, un’eccezione; per quanto ancora più diffusa in Italia che nello pseudo progredito Nord Europa.

Meglio quasi arrivare in ritardo oppure in anticipo sulle future speriamo imminenti vittorie della nostra atleta piemontese, allora. Così possiamo dire quel che conta sempre, sulla cresta dell’onda emotiva e non.

E siccome ha ragione il Presidente Mattarella, cioè che Nicole è degna della nostra condivisa e commossa riconoscenza (e solo marginalmente per il fatto che riesca nello sport; ma davvero Dio renda merito ai suoi tenaci genitori, agli entusiasti fedeli fratelli e amici, agli allenatori!) allora diciamo senza colpevoli timidezze che ognuno ha diritto di nascere e chi si prodiga per impedirlo sottrae al mondo intero una possibilità di bellezza quasi infinita.


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In bocca al lupo alle atlete che competeranno ai Mondiali Iaads a Madeira e anche alla vecchia Europa non del tutto inacidita. Perché si faccia contagiare da queste vite e dalla loro gioia.

 

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