Marina ha tenuto stretta la mano di sua figlia sotto le macerie ed è grazie a questo gesto di tenerezza e d’amore che i Vigili del Fuoco sono riusciti a salvare la ragazza
“C’è mia figlia Camilla, tiratela fuori!”
Questo è il grido disperato di mamma Marina sommersa dalle macerie insieme alla figlia dopo il crollo del ponte Morandi a Genova.
Così racconta la donna, il viso tumefatto e la voce rotta dal pianto, nel video:
“I Vigili del Fuoco parlavano con me e cercavano di tirarmi fuori dalle macerie, ma non vedevano mia figlia perché era tutta coperta: io continuavo a urlare di lasciar perdere me e di prendere lei”.
Mano nella mano
Marina Guagliata ricoverata presso l’ospedale Villa Scassi di Genova è una delle superstiti del terribile crollo di martedì scorso. Non ha memoria del momento dell’incidente ma ricorda soltanto il boato e poi sua figlia completamente sepolta dai detriti mentre lei aveva il busto libero. In quel tempo drammatico vissuto insieme alla sua Camilla, non ha mai smesso di tenerle la mano e di gridare disperata ai Vigili del Fuoco di aiutare prima la figlia.
“Sono riuscita a indicare ai soccorritori l’esatta posizione di mia figlia perché l’ho sempre tenuta per mano mentre era sotto alle macerie”.
Le donne sono ancora ricoverate ma il peggio è ormai passato.
L’amore delle madri compie piccoli ma grandi gesti che salvano la vita perché come dice il proverbio romanesco: “Chi c’ha mamma nun trema!”.
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