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10 versetti dalla Bibbia per quando si è malati o sofferenti

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Isabelle Cousturie - pubblicato il 20/08/18
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I versetti biblici sono dei veri sostegni che guidano il credente nella sua vita personale, giorno per giorno. Per accompagnarvi nel periodo estivo, Aleteia ne ha scelti un centinaio, suddivisi in dieci pannelli, da memorizzare come delle piccole frasi-chiave per preparare bene il rientro dalle ferie.

Dio non lascia nessuno solo nel dolore e nella malattia, e la sua parola è un potente ricostituente per ritrovare forza e coraggio nei momenti più critici. I versetti biblici sono raccomandati per guidare il credente nella sua vita personale giorno per giorno, e in particolare nei momenti di angoscia o di inquietudine. Quando si soffre o si e malati, per esempio. Non per cercarvi ricette miracolose ma parole d’incoraggiamento e di conforto, e – perché no? – di guarigione, poiché sappiamo che «tutto è possibile a chi crede» (Mc 9, 23). Dio non conosce limiti. Egli può e vuole aiutare chi pone in lui la propria fiducia. La promessa di Gesù è chiara:

Se qualcuno ha sete venga a me, e beva chi crede in me. Come sta scritto: «Fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno».

Gv 7, 37-38

Papa Francesco dice che Gesù è «il medico che guarisce con la medicina dell’amore», e invita ad attingere alla Bibbia per aiutarsi nella malattia, per sentirsi meno affaticati e meno depressi. Ecco dieci versetti da seguire come prescrizioni offerte dal Signore per «guarire i cuori spezzati e curare le loro ferite» (Sal 146, 3).

Esercitarsi nella pietà

Fra i consigli e gli incoraggiamenti di san Paolo a Timoteo, suo compagno di viaggio e confidente fidato, appare chiarissimamente la necessità di cominciare col mettere al posto più alto la speranza nel Dio vivente:

L’esercizio fisico giova a poco, ma la pietà riguarda tutto: essa è infatti promessa di vita per quella presente e per quella che deve venire.

1Tim 4, 8

Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché possiate traboccare di speranza per la potenza dello Spirito Santo.

Rom 15, 13

Mollare la presa

Dio invita a non preoccuparsi. Suo Figlio sta lì, la sua mano è sulla vostra spalla. Immaginatelo… Vi dice di non avere paura: «Mi è stato dato ogni potere, in cielo è in terra» (Mt 28, 18). E ripetetevi che gli uomini non possono nulla contro questo:

Non temere, io sono con te: non essere turbato, io sono il tuo Dio. Io ti rendo saldo. Sì, io ti aiuto, ti sostengo con la mia mano vittoriosa.

Is 41, 10

Voi avrete tribolazioni, nel mondo. Ma fatevi coraggio: io ho vinto il mondo.

Gv 16, 33

Essere attenti

Lascia agire le parole di Dio, lasciare che si imprimano nel corpo e nel cuore, per essere nelle migliori disposizioni e affidarci totalmente a lui:

Figlio mio, sii attento alle mie parole, presta l’orecchio a ciò che ti dico; non perderlo di vista, conservalo nel profondo del tuo cuore: per chi trova i miei precetti, essi sono la vita, la guarigione della sua vita.

Prov 4, 20-22

Visitare il Dio d’amore

Ne sono certo, vedrò la bontà del Signore sulla terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte: si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.

Sal 26, 13-14

Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.

2Cor 1, 3-5

E due promesse

Che mai Dio abbandona la propria vigna e che nessuno viene escluso se resta in Lui come le sue parole. A lui si può chiedere tutto (Gv 15, 7).

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.

Mt 11, 28

La preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e, se ha commesso dei peccati, riceverà il perdono.

Gc 5, 15

Preghiera in tempo di malattia o di sofferenza

Per pregare nella malattia e nella sofferenza, ecco una supplica – Mio Dio, guariscimi dalla tristezza con la tua Tenerezza – di André Dumas (1918-1996), pastore di una comunità ecclesiale riformata in Francia, professore di filosofia e di etica, nonché ex decano della Facoltà di teologia protestante di Parigi.

Mio Dio, sono malato, sono indebolito,

la mia spossatezza m’invade il cuore e il corpo…

sono come tutti i malati:

mi nascondo e penso decisamente troppo a me;

mi tormento e maschero la mia inquietudine…

faccio finta di vivere…

Dio nostro, mio Dio, liberami dalla malattia.

Fa’ che non abbia più vergogna né paura…

Guariscimi dalla mia tristezza con la tua tenerezza,

perché io possa vivere con la tua forza nelle mie debolezze.

Amen.

[Traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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