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Ferragnez, l’ultima moda è essere tradizionali

FERRAGNI, FEDEZ, MATRIMONIO

Fedez e sua moglie Chiara Ferragni

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Annalisa Teggi - pubblicato il 31/08/18
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Domani i riflettori del mondo sono puntati sul matrimonio dell’anno tra Chiara Ferragni e Fedez, ma perché al tempo dell’amore libero resta il fascino dei vincoli?

Lei è la sacerdotessa della moda, lui dell’anticonformismo: due icone veneratissime del successo stellare fai da te. La moda e il rap, il lusso e la bellezza, gli influencer e il business, vita social 24 ore al giorno. Non si parla che dei Ferragnez, ovvero di Chiara Ferragni e Fedez che domani diventeranno marito e moglie. La città di Noto è blindata, Alitalia ha creato un volo per gli ospiti, l’evento diventerà un documentario, VIP da tutto il mondo, regali stellari di nozze in beneficienza: un copione studiato al millimetro, ogni pixel a posto. Forse anche su Marte si stanno attrezzando per lo streaming …

In fondo cosa c’è da vedere? Un uomo e una donna che si dicono «sì» per sempre.
Però, in questo caso, è come vedere Chopin a un rave party.


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La moda è un passo avanti, l’amore fa mille passi indietro

Le tendenze sono la linfa nell’universo dello stile e della musica e parlano di cambiamenti, novità, rottura dei canoni. Passeggeri fuochi d’artificio, tacco 12 per l’autunno-inverno, sandalo flat per il primavera-estate; Michael Bublé per il Natale e Baby K a ferragosto; stupisci-e-passa-oltre.

Un red carpet da urlo, un tormentone estivo: sono tutti temporali passeggeri che arrivano, fanno clamore e passano.

Chiara Ferragni è la moda in carne e ossa. Ci è stato detto che l’unico criterio per essere di tendenza è non avere criteri. Osa, devi osare: la gonna di tartan può andare con una camicia a righe; il color block funziona davvero avvicinando nuances opposte. Mescola tessuti, associa l’accessorio chic con il jeans vintage, indossa le sneakers sotto la gonna di pizzo.

CHIARA FERRAGNI

Shutterstock

Essendo io una perfetta ignorante di stile, ultimamente non vedo differenza tra lo sfogliare le riviste di moda ed entrare nella camera di mio figlio adolescente: un putiferio di roba, una rivoluzione francese di indumenti misti a oggetti come sparati fuori da un cannone, una sovrabbondanza caotica, modelle come attaccapanni storti.
Può non piacermi, ma prendo atto della linea: il trend è la rottura degli schemi, essere sempre un passo avanti rispetto all’aspettativa. La Ferragni è maestra in questo, detta legge e spinge l’acceleratore del gusto sempre un passo oltre il già visto.

Eppure in affetto, Chiara fa mille passi indietro e torna al giorno di sei secoli fa in cui lo sguardo di Dante incrociò quello di Beatrice, intuendo che solo l’eterno rende giustizia all’amore. Tutt’al più fa un piccolo passo avanti, ma si arresta attonita di fronte a Giulietta e Romeo: il traguardo di un innamoramento vero è giurarsi fedeltà, rispetto, compagnia di fronte a un testimone autorevole.


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La strada di Chiara Ferragni, così costellata di giornate fatte di dieci cambi d’abito dalle mille fogge, finisce in quel sentiero dove ci si presenta con abito bianco. Certo, il suo abito da sposa sarà un tributo alla creatività strepitosa della maison Dior, ma resterà innanzitutto un inchino all’abito bianco, cioè alla tradizione per cui la sposa è – idealmente (sarebbe bello anche realmente) – candida per consegnarsi come una pagina intonsa, pronta a essere scritta da una storia nuova e permanente.
Comincio a sentire le note di Chopin … il rave party si fa stranamente silenzioso. Cosa ci fa la melodia nel tempio del stordimento?

Il rapper va di fretta, quando s’innamora s’inginocchia

Fedez ci aveva giocato su scrivendo L’amore è eternit finché dura; ora ci farà i conti pronunciando la formula «prometto di esserti fedele sempre…». Eternit – eternità, in fondo è questione di una vocale.
Il rapper ci va nozze coi giochi di parole usa e getta, Fedez è fantastico su questo; non ci piove.
Spezza frasi, crea neologismi, deve parlare velocissimo. È una musica rotta, tutta fondata sui testi – si dice – che però volano via più veloci della luce. Cosa resta? L’eco di un tormentone estivo che avremo dimenticato dopodomani. Italiana … l’estate che cerchi non è lontana …

FEDEZ, RAP

Shutterstock

Il rapper dovrebbe essere fuori, oltre la frontiera a vivere di espedienti sparando a zero sul main stream. Lui è il comunista col Rolex e con una vista a infrarossi per il successo profumatamente retribuito. Talmente fuori dall’ordinario da volerlo esibire coprendosi il corpo di tatuaggi, eppure ieri era preoccupatissimo dei brufoli che gli sono spuntati proprio a un passo dall’evento mediatico.

I giovani e giovanissimi lo hanno incoronato idolo proprio per l’esibita eccentricità, l’essere solo al comando, fuori dal gregge, variabile impazzita. Eppure questo ragazzo di nome Federico Lucia un bel giorno ha fatto tutto secondo le regole, vestendosi da cerimonia e inginocchiandosi di fronte all’amata per dare un anello in segno di promessa.
Ha cominciato a mettere mattoni di solida realtà, anziché spaccare tutto. È nato un figlio. E improvvisamente «casa» e «tornare» sono diventati il ritornello della sua vita.



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Ha costruito una casa per sé e per la sua famiglia. Certo, è un attico superlusso ultramegatecnologico luccicoso, però è sempre il nipote frivolo dell’idea della capanna, di un luogo di condivisione e permanenza con chi si ama.
Chopin sta suonando già da mezz’ora a questo rave party e nessuno lo caccia, come mai?

L’amore è banale … e sacro

Come mai due ragazzi atei, moderni, altoparlanti dell’autodeterminazione, dell’usa-godi-e-getta, hanno fatto secondo le tradizioni vetuste?

Perché non essere innamorati e liberi?

Perché inginocchiarsi di fronte a una donna, perché l’anello, perché un figlio e una casa, perché una cerimonia di matrimonio?
Perché loro, confusamente e storditamente, sanno quello che ogni uomo sinceramente innamorato anche solo per un minuto intuisce con cristallina profondità: in mezzo ai milioni di strade che hai di fronte, è entusiasmante sceglierne una e cercare di arrivare alla meta a cui porta.

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Dire «sì» a una persona riempie l’anima di senso più che urlare catene lunghissime di parole a una folla di migliaia di spettatori. Mettere un abito bianco per un’ora riempie di luce il cuore più delle decine di cabine armadio stipate di vestiti costosissimi indossati per cinque minuti.
L’amore vero, sentito per una volta o per una vita, ci farà sempre essere tutti uguali, inginocchiati all’idea del «per sempre» come ogni uomo e donna sulla terra. Tutti parte della meravigliosa folla del «finché morte non ci separi», dalla cappella di Las Vegas alla parrocchia di Cinisello Balsamo.
Sarà una cerimonia laica da urlo quella che accadrà domani a Noto, i giornali del mondo ci camperanno per mesi. Il Cielo di suo, anche se assente dalla lista degli invitati, prenderà atto che una volta di più due delle sue creature – a modo loro – scelgono un vincolo in mezzo al putiferio di rotture e rovine che ci circonda.

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