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Come il diavolo vi tenta (e non vi tenta)

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Nicholas Senz - pubblicato il 04/10/18
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Dobbiamo ricordare che i nostri angeli custodi possono usare le stesse strategie a scopi positivi… e comunque Cristo ha già vintoLe persone di una certa età ricorderanno il grande comico Flip Wilson. Uno dei suoi sketch più famosi riguardava una donna che veniva rimproverata dal marito per il fatto di comprare troppi vestiti. Lei si difendeva gridando: “Me l’ha fatto fare il diavolo! È stato il diavolo a farmi comprare questo abito!”, e si lanciava in un racconto elaborato ed esilarante su Satana che la seguiva e la spingeva a comprare un nuovo vestito.

La “Difesa alla Flip Wilson”, come potremmo chiamarla, è assai comune. In base a come parla qualcuno, potremmo pensare che Satana sia la causa di qualsiasi male commesso dall’uomo. Ma il diavolo può davvero costringerci a fare qualcosa e farci peccare?

Sì e no.

Satana e gli angeli caduti hano scelto di opporsi a Dio, ed essendo angeli la loro volontà è stata sigillata in quella scelta. Si oppongono quindi in modo permanente a Dio, e agiscono nel mondo per sovvertire la Sua volontà e cercare di attirarci verso il peccato, per provocare la nostra caduta e portarci nel loro stato dannato.

Come ci dice la Scrittura, “Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare” (1 Pietro 5, 8). È stato attraverso le tentazioni del serpente nel giardino che il peccato e la morte sono entrati nel mondo. Come ha detto Gesù di lui, “egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna” (Giovanni 8, 44). L’obiettivo del diavolo è catturare anime!

Ma un demone non può mai farci peccare nel senso più stretto. Non è che il diavolo prema bottoni o tiri leve relativi alla nostra capacità decisionale e ci faccia fare delle cose contro la nostra volontà. Non può alzare il nostro braccio per farci dare uno schiaffo a un nostro amico, né coordinare le nostre gambe, braccia e bocca per effettuare una rapina in banca mentre noi stiamo lì a guardare impotenti. Ci resta sempre la libertà di scelta.

E tuttavia, Satana e i demoni ci possono tentare a peccare. Possono provare a allettarci e ad adescarci. San Tommaso d’Aquino parla degli assalti dei demoni nella sua Summa Theologiae (ST I, q, 114). A causa del peccato originale, soffriamo per la concupiscenza, ovvero abbiamo una tendenza a scegliere il peccato. Il nostro intelletto è oscurato, e quindi facciamo fatica a capire quale sia il bene. Le nostre passioni sono disordinate, e quindi tendiamo a volere le cose sbagliate. La nostra volontà è debole, il che rende complicato per noi fare il bene. Siamo già terreno fertile per il peccato.

I demoni lavorano su quel terreno e cercano di spingerci nella direzione del male. E lo fanno in molti modi.

In primo luogo, a volte possono manipolare il mondo naturale, creando “meraviglie che mentono”, come direbbe Sant’Agostino, come i maghi dei faraoni che facevano apparire i serpenti.

In secondo luogo, possono agire sulla nostra immaginazione e perfino sui nostri sensi. Possono mettere nella nostra mente immagini allettanti, offrendoci ad esempio un’immagine di noi che facciamo qualche atto peccaminoso e ne godiamo, o possono influire sui nostri sensi, come far sì che quei biscotti che vorreste rubare dal negozio abbiano un profumo ancor più buono (l’Aquinate dice essenzialmente che i demoni possono influenzare la nostra chimica corporea perché produca effetti fisici sulle nostre passioni – anche se nel suo linguaggio duecentesco parla di spiriti animali e umori corporei). San Tommaso assimila le tentazioni dei demoni a mettere al far seccare il legno perché bruci meglio. Le loro azioni su di noi cercano di disporci a compiere la scelta sbagliata.

Può sembrare spaventoso, i demoni che influiscono sulla nostra mente! Dobbiamo tuttavia ricordare che gli angeli buoni, i nostri angeli custodi, hanno un potere simile e lo usano per scopi positivi: mettere immagini positive nella nostra mente, spingendo i nostri sensi a rifiutare le cose che non dovremmo desiderare. E la scelta spetta sempre a noi. Come ci ricorda l’Aquinate, nessun angelo, buono o cattivo che sia, può modificare la nostra volontà. Può spingere o persuadere, ma non può dominare (ST, I, q. 111, a. 2).

Il diavolo ruggisce come un leone e sibila come un serpente, cercando di spaventarci. Può perfino apparirci come un angelo di luce, provando a ingannarci (2 Corinzi 11, 14). È il principe del mondo, ma Gesù ci dice: “Abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!” (Giovanni 16, 33).

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