Da Rieti a La Verna, passando per Assisi, tutto sembra parlare del Poverello. Seguitene il cammino.Assisi è la seconda destinazione preferita dei pellegrini che vengono in Italia, dopo Roma. E il fatto di essere iscritta al patrimonio mondiale dell’Unesco non fa che aggiungere valore alla preziosità di questo luogo, incastonato nella provincia umbra di Perugia. Su Assisi, dove sono nati Francesco (1181-1226) – al secolo Giovanni di Pietro Bernardone – e l’ordine francescano (1209), aleggia un’atmosfera spirituale particolarmente intensa. Tutto sembra “parlare” del santo. Anche ciò che non sembra avere legami apparenti con lui. E a immagine di Santiago de Compostela, un unico cammino permette a una moltitudine di pellegrini di raggiungere la cittadina, percorrendo luoghi che danno testimonianza della vita e della predicazione di quest’uomo oggi considerato uno dei più grandi santi della Storia.
Camminare lungo la Via di Francesco sulle terre che egli ha percorso durante i suoi viaggi costituisce un «autentico viaggio dello spirito». Da Rieti a La Verna, passando per Assisi, tutta la vita di san Francesco si svolge come un film che porta il pellegrino nel cuore del Vangelo – vissuto alla lettera da Francesco. All’ingresso di ciascuno di questi santuari che costellano il Cammino, impossibile non lasciarsi prendere dalla straordinaria presenza di Francesco.
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L’essenziale da sapere su San Francesco
Poche parole di Maurice Zundel (1897-1975) – sacerdote e teologo svizzero – contengono l’essenziale di ciò che san Francesco d’Assisi rappresentava e tuttora rappresenta:
Una fonte che non si esaurisce, una luce che non si spegnerà, una libertà creatrice che genera alla libertà migliaia di esseri. È la persona che esprime un valore universale, la persona che – da sola – è un mondo; la persona che – con la sua sola presenza – è un fermento di liberazione. Una sola persona e il mondo è trasformato.