Se la famiglia è la prima scuola di santità, come testimoniano i numerosi esempi di madri-padri/figlie-figli diventati santi, l’amicizia è pure un sostegno utile e benefico per seguire questa via difficile.Santa Sylvia, madre del papa san Gregorio, santa Monica madre di sant’Agostino, o più vicino a noi… i santi sposi Martin, genitori di santa Teresa di Lisieux… la lista dei santi i cui parenti erano pure tali è lunga! Se la famiglia è il luogo privilegiato per forgiare il carattere e la coscienza del futuro santo, come perseverare nel corso della vita su un cammino difficile com’è quello della santità? Gli amici possono essere un buon mezzo di sostegno reciproco.
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Santa Chiara e san Francesco d’Assisi, santa Teresa d’Avila e san Giovanni della Croce… numerosi santi hanno intrattenuto, per il corso della loro vita, legami stretti – sia spirituali sia amicali. Mediante scambi regolari hanno così potuto consolidare la fede, realizzare azioni virtuose e tendere verso il fine ultimo di ogni cristiano: la ricerca della santità. San Francesco di Sales, che visse una formidabile amicizia con Giovanna di Chantal, dichiarava nella sua Introduzione alla vita devota:
È bello poter amare sulla terra come si ama in cielo, e imparare ad amarsi in questo mondo come faremo eternamente nell’altro. Non parlo qui del semplice amore di carità, perché dovremmo averlo per tutti gli uomini; parlo dell’amicizia spirituale nel quadro della quale due, tre o più persone si scambiano le devozioni, gli affetti spirituali e diventano realmente un solo spirito.
E voi avete un amico che vi aiuti a diventare ogni giorno migliori?