Ad Agira, in Sicilia, si era gridato al miracolo. Ma la diocesi ha smentito. Ecco cosa è risultato dalle analisi condotte sul liquido
Nessun evento miracoloso che riguarda la statua di San Filippo ad Agira, in provincia di Enna. Nessuna sudorazione o lacrimazione legata ad eventi soprannaturali e divieto assoluto di qualunque forma di propaganda sui media e sui social per comitati, associazioni, gruppi parrocchiali.
Si tratta di un semplice fenomeno naturale legato alle capacità dei legni antichi di assorbire acqua dall’ambiente e poi rilasciarla quando raggiungono la saturazione, come da tempo sostenuto da molte persone, compreso tecnici che fin da subito, quando si gridò al miracolo, avevano dato la spiegazione più semplice legata proprio al legno molto antico.
La spiegazione ufficiale del vescovo
A mettere la parola fine su un evento che da settembre 2018 ha fatto gridare “al miracolo” nelle cittadina, malgrado gli inviti alla cautela della Diocesi di Nicosia, è stato il vescovo Salvatore Muratore, con una nota inviata a tutti i fedeli della Diocesi (La Sicilia, 3 aprile).
«Dopo avere analizzato accuratamente il fenomeno – scrive il vescovo Muratore – alla luce dei risultati delle investigazioni scientifiche che hanno escluso inequivocabilmente lacrimazioni e sudorazioni, dopo avere consultato la Congregazione per la Dottrina della fede, avvalendomi delle facoltà concesse dallo stesso dicastero, il 25 marzo ho dichiarato che il fenomeno non risulta soprannaturale»
«Sono certo che comprenderete la sollecitudine del vescovo – scrive ancora il presule nella lettera ai fedeli – nel provvedere che si abbia una corretta comprensione dei fatti avvenuti e divulgati nei mesi scorsi».
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Divieto
Adesso spetterà ai gruppi e associazioni legate alla diocesi ed alla parrocchia Abbazia, ottemperare al divieto imposto dal vescovo e rimuovere post, fotografie, filmati, poiché il vescovo ha proibito ogni forma di propaganda del fenomeno (ViviEnna, 3 aprile).
Il sindaco
Al momento non ci sono state reazioni e commenti da parte del sindaco Maria Greco che sulla vicenda è sempre stata critica sulla cautela della Diocesi e del vescovo Muratore e che si è limitata a scrivere in un post: «La sudorazione di San Filippo – aveva detto – è solo l’ultimo fenomeno di una serie di grazie che ha fatto nel tempo come testimoniano i numerosi fedeli che portano le torce in segno di ringraziamento». Ma, in realtà, il primo cittadino si è sbagliato.