Il monito di Padre Ramirez, promotore dell’evento, nel giorno in cui Papa Francesco ha “spretato” Don Michele Barone per i finti esorcismi: «Diffidate da chi agisce in autonomia, senza essere in obbedienza con il proprio vescovo»
Si è aperta il 6 maggio a Roma la XIV edizione del ‘corso sull’esorcismo e la preghiera di liberazione‘ organizzato dall’Istituto Sacerdos dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e il Gris.
L’obiettivo del corso – spiegano gli organizzatori – è quello di offrire una riflessione articolata su un argomento delicato e controverso. «Il nostro impegno – dichiara Padre Luis Ramirez, Legionario di Cristo, dell’Istituto Sacerdos – è la formazione accademica dei sacerdoti, laici impegnati e tutti i professionisti che si possono trovare a gestire problematiche legate a questo tema. Il corso propone una interdisciplinarietà di approcci» (Ansa, 6 maggio).
Nuovo occultismo
Quest’anno i partecipanti sono 241 e provengono da 42 Paesi. «Il corso è diviso in quattro blocchi – evidenzia Padre Ramirez ad Aleteia – il primo è di carattere biblico e spirituale, il secondo affronta discipline come filosofia e antropologia, perché quando pensiamo al satanismo, alla nuove modalità di occultismo, bisogna coglierne anche gli aspetti sociali».
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Le malattie mentali
Il terzo approccio del corso, prosegue il sacerdote, è di tipo medico, psichiatrico e psicologico: partiamo dallo studio delle caratteristiche di una persona ammalata poiché un esorcista deve effettuare un corretto discernimento, per capire se una persona è realmente sana psicologicamente e in che modo aiutarla. Infine, il quarto blocco è pastorale e riguarda gli aspetti relativi alla disciplina del rito dell’esorcismo, che va svolto sempre da un sacerdote: bisogna conoscere ed essere padroni di alcune norme del diritto canonico».
La ricerca
In questi ultimi anni, Ramirez ammette che l’attenzione degli esorcisti o laici presenti si è soffermata sopratutto sulle nuove modalità di occultismo e su come le persone più vulnerabili cadono nelle loro reti, sopratutto i giovanissimi.
«Il corso – sottolinea – non si riduce all’esorcismo in quanto tale, ma analizza anche come questi movimenti segnano le persone più vulnerabili. Quest’anno, per esempio, presenteremo una ricerca sui simboli satanici diffusi attraverso alcuni media, tra cui il web, e come essi incentivano e colgano l’attenzione di chi li visualizza».
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I finti esorcismi di Don Michele Barone
Nel giorno in cui don Michele Barone è stato dimesso dallo stato clericale da Papa Francesco, dopo la storiaccia su abusi, maltrattamenti e finti esorcismi su una ragazzina, chiediamo a Padre Ramirez cosa si può fare per smascherare imbonitori come l’ormai ex parroco casertano.
«Questo corso – risponde – cerca di riempire un vuoto, laddove manca la formazione sia nei laici che nei sacerdoti. Per capire se un esorcista non è tale, ci sono alcune accortezze di cui tener conto: capire se il sacerdote è in obbedienza con il vescovo; se effettivamente ha una vita dedita alla preghiera; se ha accanto una squadra valida e competente che lo affianca quando si sospetta un intervento diabolico. Chi in questo settore si muove in autonomia spesso è un imbonitore. La partecipazione dei vescovi stessi a questo corso? Si – chiosa Padre Ramirez – accaduto una sola volta, tre anni fa».
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