La storia di questo giovane che ha vissuto la sua malattia con Cristo e con Lui non solo ha vinto la paura ma è stato felice, continua a diffondersi e a portare frutto. Chiediamo la sua intercessione e imitiamone il coraggio! Quello di lasciarsi amare così com’era.Carissimi monaci Wi-Fi, forse non sapete che l’incontro del 19 gennaio è stato possibile – in una misura che non posso raccontare pubblicamente – grazie a don Pierangelo Pedretti, che mi aveva avvicinato inizialmente per chiedermi di aiutarlo a far conoscere David Buggi ai giovani. Io ho preso sul serio questa proposta, e gli ho già chiesto molte cose, e sto vedendo come David lavora dal cielo per i giovani in particolar modo (ma non solo). Da allora lo prego tutti i giorni, e lo considero un protettore del monastero wi-fi (a proposito, per iscrivervi o chiedere informazioni, la nuova mail, visto che la vecchia risultava piena, è monasterowifi@gmail.com).
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“Ma come ci si iscrive al Monastero Wi-Fi?”
Per questo non potevo mancare alla messa per i due anni della morte. Ecco l’omelia di don Pierangelo Pedretti raccolta dalla cara Hortensia Honorati, insieme alle parole del padre di David.
Cosa c’è di straordinario nell’amare quelli che ci vogliono bene? Nel rispettare chi è onesto? Questo lo fanno tutti. Rispetti l’ambiente? E’ giusto, ma cosa fai di straordinario? Anche l’azione della preghiera, che è in sé nobile, cosa ha di straordinario se non sei in una relazione vera con Gesù Cristo? Anche i Testimoni di Geova pregano, anche i romanisti quando c’è la partita o gli studenti prima degli esami. Ma qui è qualcosa di più profondo. A quale straordinarietà Dio fa riferimento? Quale atteggiamento profondo dell’anima ci vuole regalare? Ci vuole dare una relazione vera e viva con Lui. La perfezione dell’amore. Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. È quella perfezione di cui parla San Paolo: “la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà [2 cor 8,9]
La sua povertà è che è entrato profondamente nella nostra incapacità di donare la vita, con il mio essere mollaccione, che davanti a una difficoltà, come una malattia, o la paura di fare figuracce, ho paura. Noi siamo schiavi della paura di morire, invece se siamo disposti a perdere la vita non abbiamo più paura di nulla, neanche di morire.
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E tu cosa chiedi a Dio? “Aiutami” o “salvami” Signore?
Tutti sanno scappare. Tutti sanno amare in una relazione semplice. Tutti sanno vivere una vita senza esami, tensioni, pericoli. Ma quale è la perfezione che Cristo vuole regalarci? Quella degli adoratori in spirito e verità, quella di coloro che sono liberi dalla paura.
Una volta David mi ha detto: se guarisco, divento prete. Ma io gli ho risposto: Non funziona così, non è che tu gli offri di accettare la cosa che ti fa più schifo, e in cambio lui ti fa la grazia. Con Dio non funziona così, non devi farci dei patti, delle contrattazioni. Funziona che il centro di tutto è dire sì alla volontà di Dio, che sia farti prete o fare tanti bambini o diventare suora, non decidi tu. Entra in una relazione con Cristo in cui davvero gli chiedi, seriamente, “cosa vuoi che io faccia?”, e per te va bene tutto. Digli che non hai paura di niente.
Non è la perfezione umana di chi non sbaglia più. Se accogli questa ricchezza che Dio ti dà, non sei più schiavo della paura, neanche di una malattia. Oggi ricordiamo David, un ragazzo a cui Dio ha fatto fare un percorso accelerato in questo senso. Lo scatto profondo è stato quando ha messo in conto che nella volontà di Dio ci fosse il fatto che lui morisse a 16 anni. Se tu arrivi a questo, hai vinto.
David aveva paura di morire, diceva “io non ce la faccio”, ma ha chiesto allo Spirito Santo di aiutarlo, di accettare la volontà di Dio in quel momento, e come dirà lui in un’intervista, da quel momento ha vissuto l’anno più bello della sua vita. Ha detto: okay, accetto di morire, e offro questo per la conversione dei giovani.
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“Affida la tua malattia a Dio!” David Buggi: una diagnosi feroce, una vita felice
Quando hai paura non vai fino in fondo in una relazione, e Gesù Cristo ha assunto questa povertà, quella in cui si ha paura. L’uomo della carne è sempre in una relazione limitata, vivi sempre in un futuro che non verrà o in un passato che rimpiangi, ma non sei mai in un adesso con Gesù.
Si è fatto uomo Gesù per mostrare a tutti che dietro a quell’amore che fa male c’è la vita. Ognuno di noi è chiamato a cercare l’Amore vero della vita. Quando in una relazione non dici più la verità, è perché hai paura. Quando non vivi più l’obbedienza, hai paura di morire. La vita di David è stato questo: una vita che doveva essere disperata e invece riusciva a dare parole di speranza. Perché? Ha visto Cristo. È ciò che accade ad un’anima quando entra lo Spirito Santo, è questa la perfezione che Cristo vuole regalarci. Non è uno sforzo. Tutto viene da Dio.
Beato te se stasera la tua vita ti dice che hai bisogno di essere salvato. Beato te se hai paura, se oggi con tutto quello che sei non ti fermi alla tua miseria ma dai fiducia a Qualcuno che ti fa fare cose ancora più grandi di quelle che ha fatto lui. È successo a David. Tu non sei un giocattolo con un difetto di fabbrica, sei esattamente come tutti i santi che ci hanno preceduto e che oggi ci dicono: coraggio, e ci mostrano la perfezione di Gesù Cristo.
E questo è quello che ha detto il padre di David:
È impossibile per l’uomo essere perfetto come il Padre suo. Come fai a essere perfetto? È un mistero racchiuso nella misericordia di Dio. Il mistero di essere amato così come sei, coi tuoi difetti, con i vizi, accidia, lussuria… Dio ti ama così come ti ha creato. Se solo aprissimo un piccolissimo spiraglio non ci sembrerebbe poi irraggiungibile essere così, e il demonio non avrebbe presa su di noi e arriveremmo ad amare persino le persone che ci perseguitano.
David ha creduto a questa Parola, ha avuto la forza e il coraggio di aprire un piccolo spiraglio del suo cuore al Signore, il resto lo abbiamo visto tutti. Solo perché ha avuto il coraggio di affidarsi al Signore. “Non abbiate paura, anzi spalancate le porte a Cristo.” Perché facendo questo spalancate le porte alla vita eterna. L uomo ha paura della morte perché in realtà non è destinato alla morte ma alla vita eterna.
Don Pierangelo ci ha invitati a chiedere grosse grazie a David, ed eventualmente a comunicarcele (anche attraverso questo blog).
QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO SUL BLOG DI COSTANZA MIRIANO