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C’è un feeling speciale tra Papa Francesco e i piccoli ammalati di un noto ospedale pediatrico

POPE FRANCIS GENERAL AUDIENCE
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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 24/09/19
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Il biglietto del treno, le magliette con la scritta numero 1, la benedizione, persino una videochiamata: il Papa ha stretto un legame forte con i piccoli del San Matteo di Pavia

Un biglietto del treno Città del Vaticano – Pavia. Ora Papa Francesco non ha più scuse, ha in mano persino il ticket con il quale arrivare al reparto di Pediatria dell’ospedale San Matteo della città lombarda.

Glielo hanno consegnato i bambini della pediatria che il 16 settembre 2019 sono stati all’udienza in piazza San Pietro. «Caro Papa Francesco, noi bambini della pediatria ti aspettiamo con gioia al San Matteo di Pavia», hanno fatto sapere al Santo Padre i pellegrini che, seduti in prima fila.

E chi non aveva in mano l’invito, aveva un regalo per il pontefice: un disegno, una letterina o una maglietta sportiva con stampato sulla schiena “Papa Francesco” e il numero 1.

“Atteggiamento paterno”

«È stata un’emozione grandissima – ha commentato il direttore generale del San Matteo, Carlo Nicora al rientro dal pellegrinaggio – vedere il Santo Padre accarezzare i nostri bambini. Il suo atteggiamento paterno ci ha riportati al vero significato del servizio che svolgono i medici per i piccoli malati. Ci ha dato una motivazione ancora maggiore che è arrivata fino a Pavia».

La videoconferenza con i bambini

In videoconferenza, infatti, il Santo Padre si è messo in collegamento con i bambini che non avevano potuto lasciare il San Matteo e i loro genitori radunati nell’ingresso principale della pediatria. «Abbiamo chiesto al Pontefice di pregare per tutti i bambini del Policlinico – ha aggiunto Nicora – e anche per noi come lui ci ha chiesto di ricordarlo nelle nostre preghiere» (Il Giorno, 23 settembre).



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La lettera

Ma non è stato il primo gesto del Papa nei confronti dei bambini dell’ospedale San Matteo. Francesco ha stabilito da tempo un “feeling speciale” con questi piccoli ammalati.

Li aveva ricevuti in udienza, sempre in piazza San Pietro, già il 18 aprile 2018, e poi tramite monsignor Paolo Borgia, assessore della Segreteria di Stato del Vaticano, aveva risposto alle loro lettere:

«Il Santo Padre, grato per i sentimenti che hanno ispirato il filiale gesto – scriveva monsignor Borgia alla direzione del San Matteo – desidera assicurare per ciascuno un fervido ricordo all’ Altare. Mentre chiede il favore di pregare anche per Lui, esorta i piccoli degenti a volere un bene immenso a Gesù ‘il più grande Amico che è sempre loro vicino e non li abbandona mai’. Nel contempo, incoraggia il personale medico ed infermieristico a perseverare con competenza, umiltà e cristiana carità nella dedizione ai sofferenti, continuando ad essere ‘carezza di Dio’ per quanti sono nella malattia, riconoscendo in loro ‘la carne viva del Cristo sofferente e l’immagine visibile del Dio invisibile’» (settimanale Il Ticino 20 aprile 2018).

Prima di Francesco, anche Benedetto XVI aveva incontrato i piccoli ammalati, durante una visita nella struttura ospedaliera pavesina nel 2008.


POPE CONFIRMATION
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