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L’importanza della fiducia nella comunicazione – ft. Jesse di Breaking Bad

Jess e Walter Breaking Bad
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Don Giovanni Benvenuto - pubblicato il 10/11/19
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Jesse Pinkman è il protagonista più giovane di Breaking Bad, da molti considerata la serie TV più bella di tutti i tempi. Durante il suo percorso, essendo tossicodipendente, Jesse sta partecipando ad un gruppo di auto aiuto. Il moderatore del gruppo gli chiede: “Se avessi tutti i soldi che vorresti, cosa ti piacerebbe fare?“.

Jesse inizia a raccontare di quando era al liceo e si era iscritto ad un corso per lavori in legno, perché l’insegnante di quel corso, il sig. Pike, era l’unico che sopportava. Jesse doveva fare una scatola di legno, e cercò di farla nel minor tempo possibile, giusto per non essere bocciato e poter uscire con gli amici.

Dopo un paio di giorni consegnò la scatola di legno, e il professore gli chiese: “Non sei in grado di fare di meglio?“. E lui pensò: “Ma va’ al diavolo! Dammi la sufficienza e sbrigati pure, così posso andare in giro con i miei amici!“.

Jesse racconta che però in quel momento scattò qualcosa. E dice così: «Non lo so, sarà stato per come l’ha detto, non ha mica detto che faceva schifo, mi ha domandato solo se non fossi in grado di fare di meglio e così mi sono detto “Certo, sì. Posso fare di meglio.“»

E così Jesse fa un altro cofanetto, e poi un altro ancora, fino a confezionare un cofanetto perfetto.
Cos’è che ha fatto scattare in Jesse la voglia di fare meglio? Non certo la critica sprezzante o il giudizio negativo. Piuttosto la fiducia da parte del professore: con le sue parole gli ha fatto capire che poteva fare di meglio.

Quando comunichiamo fiducia, è come se regalassimo un assegno in bianco, dal quale chi lo riceverà ricaverà sicuramente un grande capitale. Mi piace esprimere la fiducia con queste parole: “Presumi negli altri le qualità che vorresti avessero, per far sì che arrivino a svilupparle realmente!“.

Detto così, sembra impossibile che funzioni, ma in realtà è un atteggiamento potentissimo, che cambia il nostro sguardo verso gli altri, e sopratutto cambia lo sguardo verso se stesso di chi si sente guardato così!

Il sig. Pike, dando fiducia a Jesse, ha fatto una scommessa? Oppure credendo in lui ha smosso le montagne della sfiducia di Jesse e gli ha permesso di tirare fuori una capacità che lui stesso non credeva di avere?

È un atteggiamento mentale che ci cambia profondamente, perché in un campo pieno di zolle, ci permette di vedere e immaginare un campo di grano già pronto per essere mietuto.

Prova anche tu, in questo momento: pensa a qualcuno con cui hai un rapporto problematico, oppure ad una persona, magari un ragazzo, che credi che non stia sviluppando appieno le sue capacità. Immagina che quelle capacità già ce l’abbia. Lascia che questo pensiero cambi la tua percezione, lascia che la sfiducia ceda il passo al potere dell’amore, che riesce a vedere cose meravigliose in cui coloro che ama.

 

 

Qui l’articolo originale apparso sul blog “Comunicare con il sorriso”

Nato nel 1971 ed ordinato nel 1996, don Giovanni Benvenuto è parroco in due parrocchie a Sestri Ponente, collaboratore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Genova e membro del Consiglio Direttivo di WeCa, l’associazione dei Webmaster Cattolici Italiani. Insieme ad Andrea Ros nel 1998 ha fondato www.qumran2.net, banca dati di materiale per la pastorale visitata da 400.000 persone al mese, e attualmente ne è il coordinatore. Da aprile 2018 pubblica ogni settimana un nuovo video per imparare a comunicare meglio sul canale Youtube Comunicare il Sorriso di Dio.

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