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Ha donato il suo stipendio, ma ha ricevuto molto di più

SEBASTIAN DARRICHON
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Cecilia Zinicola - pubblicato il 18/02/20
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Il suo gesto ha toccato molti cuori e ha risvegliato la solidarietà in ArgentinaSebastián Darrichón è un avvocato argentino che spicca non solo per la sua professionalità, ma anche per i suoi principi e la salda determinazione a fare il bene.

Quando si è presentata una situazione di necessità, non ha esitato a rispondere per aiutare gli altri. Il pediatra del suo paese non aveva i fondi per continuare a viaggiare per assistere i bambini, e allora Sebastián, in modo volontario e anonimo, ha deciso di donargli il suo stipendio perché potesse continuare ad assistere la gente.

Questa azione, motivata solo dall’intenzione di aiutare, è emersa attraverso una nota informale, facendo sì che la notizia si diffondesse rapidamente su vari media, passando per reportages come quello di Telenoche, in cui Sebastián ha avuto l’opportunità di poter parlare del suo paese e della gente che ama tanto.

Secondo quanto ha riferito ad Aleteia, il suo gesto voleva essere un atto di riconoscenza per tutto quello che ha ricevuto dal suo paese, ammettendo le carenze di cui soffre e ringraziando la sua famiglia, che ha fatto molti sacrifici per farlo studiare.

SEBASTIAN DARRICHON

Instagram-@sebadarrichon

“Dovevo restituire tutto quello che ho ricevuto e le possibilità che ho avuto, conoscendo il sacrificio che implica per una persona di paese andare in città, studiare e lavorare per andare avanti con tutti gli sforzi che fa la sua famiglia”.

Allo stesso tempo, Sebastián sentiva di non potere restare indifferente di fronte a una necessità concreta: “Avevo una responsabilità morale”.

Il giovane non ritiene il suo atto straordinario, perché sa di non essere l’unico a pensarla in quel modo. “Il mio caso ha avuto un’esposizione pubblica, ma niente di più. C’è molta gente che merita molto più riconoscimento di me”.

Sebastián ha raccontato che le persone che lavorano nel centro sanitario “danno sempre il massimo” nelle situazioni difficili che si presentano loro, e conosce molta gente in altri ambiti, come quello ecclesiale, delle mense e della cooperazione, che collabora materialmente o offrendo il proprio tempo con l’unico obiettivo di fare il bene.

Quando la notizia ha iniziato a diffondersi, Sebastián è rimasto sorpreso perché ha ricevuto molti messaggi in cui non solo gli venivano rivolti complimenti per il suo gesto o veniva ringraziato per il suo aiuto, ma vedeva anche come iniziasse rapidamente ad affiorare la solidarietà, con addetti del settore sanitario che si sono rese disponibili per valutare le priorità e colleghi e professionisti di altre discipline che hanno offerto aiuto o partecipazione ad alcune iniziative, come la possibilità di creare una ONG per trattare i temi dell’infanzia.

“Mi sono visto sommerso dai messaggi di moltissime persone, tra cui colleghi e persone che svolgono altre professioni, come medici e psicologi, che si mettono a disposizione per collaborare in quello che possono. È incoraggiante. Mi dà l’idea che si possano fare molte cose positive”.


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Sebastián è convinto che “tutti possiamo cambiare la realtà nelle piccole cose. Ciascuno dalla sua posizione ha la possibilità di fare qualcosa per l’altro, e questo qualcosa moltiplicato fa sì che le cose possano cambiare”.

Il messaggio più chiaro che dice di avere in questo momento è che “bisogna essere come si è tutti i giorni, convinti di quello che si fa. Bisogna avere una coscienza sociale, rispettare e apportare qualcosa perché l’altro stia meglio e sia capace di dare una mano in qualche aspetto”.

“Se si mettono da parte l’ego, il protagonismo, la concorrenza superflua e la meschinità, la gente si aiuta”.

La sua generosità ha avuto un effetto straordinario, perché l’amore ha toccato più persone di quelle che avrebbe mai immaginato. “Se le cose si fanno per il bene, con retta intenzione e in modo disinteressato, funzionano”, ha ricordato.

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