La vita insieme a una persona che ha una dipendenza è piena di sofferenza, ma questa non è l’ultima parola. Esistono modi efficaci per aiutare un dipendente e ottenerne la riabilitazioneQuando il partner soffre di una dipendenza come alcool, scommesse, sesso o droghe, il rapporto ne risente costantemente. La persona dipendente non è del tutto consapevole dei suoi atti, danneggia la propria salute e influisce negativamente su chi le sta accanto. È anche possibile che se ne penta, ma non si può controllare – la dipendenza è più forte della sua volontà.
C’è qualche modo per aiutare il partner che ha una dipendenza, o è semplicemente meglio rompere il rapporto? Vale la pena di cercare di farlo riabilitare? I consigli degli esperti possono aiutare nel caso in cui ci si trovi in questa situazione:
Parlarne chiaramente
Bisogna mantenere una conversazione sincera, in cui la persona dipendente prende coscienza di ciò che accade e delle dimensioni del problema. Nel caso dell’alcool, è facile che si faccia scudo dicendo che il suo comportamento è condiviso da molti uomini, ma bisogna farle vedere quali sono i problemi che genera quella condotta pur se socialmente “tollerata”.
Annotate fatti concreti e dettagliati che derivano dalla sua dipendenza e spiegateglieli, ad esempio danni per la salute, instabilità in famiglia, timore in sé e nella famiglia su presente e futuro, pregiudizio economico.
Parlarne con amore ma con decisione
Non è bene minacciare di abbandonare il partner o di interrompere la relazione. Una persona che soffre di una dipendenza ha bisogno di sapersi amata e sostenuta per intraprendere la lotta necessaria. Bisogna però essere molto chiari al momento di spiegarle cosa accade e le misure che si dovranno prendere.
La persona dipendente è libera di decidere se vuole riabilitarsi. Deve ritenere che valga la pena di lottare per amore del partner, per i figli, per il rispetto per se stesso.
Se si condivide la fede, è il momento di fargli ripensare ai grandi ideali della vita, che potrà raggiungere con l’aiuto di Dio.
Ricorrere a un esperto
Un medico generico può consigliare il cammino più adeguato da intraprendere: psicologo, medico esperto in dipendenze, psichiatra…
È molto utile anche ricorrere a gruppi di sostegno o a ONG specializzate in riabilitazione. Il partner deve saperlo, e in molti casi si chiede che accompagni la persona che soffre di dipendenza perché questa veda che non è sola in questa lotta tanto dura.
Aiutare a rafforzare la sua volontà
Una persona dipendente non ha volontà. Bisogna far sì che si rafforzi per altre vie, due delle quali sono il lavoro e lo sport.
Con questi due elementi, la persona dipendente non dispone di momenti di ozio che possano farla ricadere, e si allontana dagli scenari in cui consuma l’alcool o la droga.
Individuare gli scenari della sua dipendenza e aiutarla a evitarli
Può essere il bar, il quartiere, un gruppo di amici… Fate vedere alla persona che non le conviene stare loro vicino, e che è meglio cambiare ambiente per quanto possibile. Allontanarsi aiuta a dimenticare. Questo a volte può implicare anche cambiamenti sul lavoro o nelle abitudini di vita sociale: feste, club…
Non coartare la sua libertà, ma vigilare sui suoi passi
Se è necessario, accompagnate la persona dove vuole andare, perché non ricada, o almeno non abbia un facile accesso a droghe o alcool.
Per questo è molto importante aver parlato in precedenza di quello che vuole la persona dipendente: poi potrete dirle che la state aiutando a compiere ciò che si è proposto. Il vostro freno sarà giustificato perché la persona stessa vi ha dato il permesso in precedenza.
Controllare le spese
Tagliate le risorse economiche che permettono alla persona di accadere alla droga o all’alcool. È difficile perché implica discussioni, ma è imprescindibile che sia la persona dipendente che le sue fonti di approvvigionamento notino che non ha il denaro per comprare droga o alcool.
Dire alla persona che si è con lei e la si sostiene
È più facile convincere una persona che soffre di dipendenze che vale la pena di cambiare quando lo vede con i propri occhi. Promuovete momenti felici senza l’oggetto della dipendenza. Non stancatevi di esprimere a parole ciò che provate per lei, e ditele che la preferite senza la dipendenza.
Offritele nuove mete e un altro orizzonte per il quale lottare.
Non giudicare
Giudicare la persona non la aiuta e non la motiva. È meglio che il partner accompagni nella lotta e dica apertamente che è disposto a farlo.
Ciò non vuol dire che si ceda e che “per amore” si condivida la dipendenza o la si giustifichi. Si starebbero approvando le conseguenze che possono derivare e si danneggerebbe la salute. Un errore non può essere corretto con un altro, e per questo è meglio aiutare senza partecipare alla dipendenza.