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Trovare la Fede: il vescovo è sempre stato potente negli scacchi

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Lucien de Guise - pubblicato il 12/05/20
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Questa scacchiera del XII secolo include un vescovo che tiene in mano un pastoraleUna serie che analizza le arti visive per trovare i segni della Chiesa universale in luoghi a volte inaspettati.

L’interesse per i giochi da tavolo e altre forme di intrattenimento dal fascino antico è aumentato notevolmente durante l’isolamento dovuto alla pandemia di coronavirus. Le vendite di scacchiere sono schizzate. Questa scacchiera dell’isola di Lewis del XII secolo, scolpita in avorio di tricheco, mostra uno scambio interculturale dell’epoca. Probabilmente intagliata in Norvegia e ritrovata in Scozia, è tra le prime ad avere un pezzo riconoscibile come un vescovo. Questi chierici acquisirono un notevole status in Scandinavia, e a volte erano anche dei guerrieri. Il gioco degli scacchi è giunto al mondo cristiano da quello islamico più di mille anni fa, divenendo presto il preferito dai monaci. Gli originali islamici non prevedevano figure umane, e certamente non vescovi.

bishop; chess

Photo by Lucien de Guise; courtesy of the British Museum

Lucien de Guise è su Instagram @crossxcultural. Cattolico, scrittore, editore, curatore ed ex direttore di musei, vuole gettare ponti attraverso l’arte.

 

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