Il quattrocentesco Rogier van der Weydenfrom mostra Sant’Uberto mentre viene tirato fuori dalla tomba nella chiesa di San Pietro di Liegi, in BelgioUna serie che analizza le arti visive per trovare i segni della Chiesa universale in luoghi a volte inaspettati.
Chi non ha camminato lungo la navata di una chiesa chiedendosi se ci sono davvero dei cadaveri sotto le lapidi? Una volta era una pratica comune, oggi molto meno. Per quanto possa essere stata diffusa, non era un tema popolare tra gli artisti, e ancor più insolite sono le rappresentazioni dell’esumazione dei corpi – un’altra pratica comune in passato.
Questo dipinto di Rogier van der Weyden, degli anni Trenta del Quattrocento, mostra Sant’Uberto mentre viene tirato fuori dalla sua tomba nella chiesa di San Pietro a Liegi, in Belgio. Anche se venne seppellito nel 727, il suo corpo venne esumato due volte, e in entrambe le occasioni venne trovato in condizioni perfette.
In seguito venne trasferito in una nuova ubicazione, cosa opportuna visto che i Vichingi distrussero la chiesa che aveva fatto costruire e in cui era stato seppellito.
Lucien de Guise è su Instagram @crossxcultural. Cattolico, scrittore, editore, curatore ed ex direttore di musei, vuole gettare ponti attraverso l’arte.