Aiutare i nostri genitori a invecchiare bene richiede pazienza, sensibilità e riflessioneQuando mio nonno ha avuto un attacco cardiaco qualche decennio fa, è rimasto senza ossigeno per sei minuti. I paramedici hanno provato a rianimarlo quattro volte – una in più del protocollo abituale –, e alla fine si è ripreso. Nelle settimane successive alle sue dimissioni dall’ospedale non riusciva a ricordare come andare a fare la spesa o ballare la quadriglia, e due settimane di ricordi a breve termine erano scomparsi. Una volta che ha recuperato, ha ripreso il suo comportamento gentile ed esuberante, ma con dei cambiamenti permanenti. Ad esempio, ha smesso di ordinare per sé al ristorante, ed era mia nonna a doverlo fare per lui. Qualcosa del menu era diventato troppo complicato. Sono stati sposati per più di 60 anni, e lei sapeva esattamente quello che lui voleva ogni volta.
Invecchiando cambiamo, e i cambiamenti non si fermano una volta che abbiamo raggiunto l’età adulta. È una transizione strana e scomoda, che accetta la fragilità fisica e la debolezza della vecchiaia. Un uomo anziano che per tutta la vita è stato abituato a guidare quando e dove volesse ora fatica a guidare dopo il tramonto. I suoi figli insistono per farlo smettere perché temono per la sua vita, ma lui è orgoglioso di guidare, e quindi ogni volta che i figli lo rimproverano si arrabbia. Una donna anziana sta iniziando a lottare con la memoria. Sa che sta dimenticando qualcosa, ma è tutto quello che riesce a ricordare. Ricorda di aver dimenticato. È frustrata e depressa quando uno dei suoi figli dice qualcosa di poco gentile sul fatto che dimentica sempre tutto.
Aiutare i nostri genitori a invecchiare richiede pazienza, sensibilità e considerazione. Una delle esperienze che spaventano di più nella vita è la sensazione della perdita di controllo. È importante ricordare che i nostri genitori, nella vecchiaia, hanno quella paura, e il compito (per noi e per loro) non è facile. Con l’avanzare dell’età non diventano semplicemente brontoloni, ma affrontano una sfida molto complicata: prepararsi alla fine della vita. Non riesco a immaginare quanto debba essere stressante.
Sono nell’auge della mia vita. Tutti i giorni mi sveglio pieno di energia. Mi preparo il caffè, lo bevo con mano ferma leggendo un libro, vedendo chiaramente tutte le parole e tutte le lettere. Ricordo tutto quello che ho letto. Poi esco per andare a correre, in genere 16 chilometri o anche più. Sono più in forma adesso di quando ero adolescente. In termini generali ho una buona salute, senza limitazioni a dieta o attività. Non prendo medicine. Vado raramente dal medico. A volte, però, quando mi siedo in veranda e vedo sorgere il sole, mi chiedo quanto durerà tutto questo. Temo il giorno in cui non potrò più correre e non riuscirò a leggere. Come lo affronterò? Spero solo di essere bravo quanto i miei genitori e i miei nonni.
Il bello della famiglia è che non siamo mai soli. Quando ero bambino, avevo bisogno che i miei genitori si prendessero cura di me. Mi hanno dato tutto – vestiti, casa, educazione. Ero debole, e loro erano forti. Un giorno in futuro saranno deboli, ma io sarò forte. In famiglia non importa la condizione dei membri, c’è sempre forza, una forza basata sull’amore reciproco. È quello che rende la famiglia tanto preziosa.
In una famiglia, prendersi cura dei genitori anziani è importante quando dedicarsi a crescere i figli. Questa cura sarà diversa in ogni famiglia. Conosco molte persone anziane che sono rimaste abbastanza indipendenti e hanno vissuto in casa fino alla morte. Tutto quello che volevano dai figli era il piacere della compagnia. I loro figli le andavano a trovare spesso e le includevano negli eventi familiari. I miei genitori, ad esempio, portavano i nonni in vacanza con loro. Altri genitori anziani sono stati accolti dai figli.
Il denominatore comune è che man mano che le persone invecchiano, anche se iniziano ad aver bisogno di aiuto, devono essere rispettate. Sono sempre i nostri genitori. Hanno le proprie opinioni e vogliono esercitare il controllo sulla propria vita. In qualche modo, tutto ciò che vogliono è essere riconosciuti, amati e rispettati.
Prendersi cura dei genitori anziani non è insistere per far tutto al posto loro. Si tratta di offrire sostegno emotivo, di permettere loro di mantenere il controllo sul loro destino e di esprimere gratitudine e amore.
È una transizione difficile, e sia i figli che i genitori hanno bisogno della grazia per affrontarla. L’ho verificato in innumerevoli modi in innumerevoli famiglie, e quindi è decisamente possibile. Aiutare i nostri genitori a invecchiare con dignità è un dono prezioso che possiamo offrire loro, e che in cambio i nostri figli faranno un giorno a noi.