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3 domande da porre al coniuge oggi

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Cecilia Zinicola - pubblicato il 15/07/20
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L’amore per tutta la vita esiste, ma impegnarsi e amarsi è una decisione personale Un turbinio di situazioni che ci trascendono, la routine, le pressioni economiche, le attività con i figli, gli impegni sociali e le responsabilità lavorative possono facilmente creare spazi che ci allontanano l’uno dall’altro.

È vero che molte di queste cose sfuggono al nostro controllo, ma non possiamo nemmeno dare sempre la colpa alle situazioni che dobbiamo vivere come unica ragione per il fatto di essere arrivati a un punto in cui siamo diventati praticamente degli estranei, come se l’amore fosse dovuto solo a fattori esterni.

Anche quando molti ostacoli interferiscono e ci distanziano, possiamo cercare un punto di incontro nello sguardo. Molti problemi sono dovuti al fatto che non siamo stati capaci di riuscire a coltivare l’esercizio di fermarci a guardarci più profondamente.

In ogni matrimonio è importante prendersi un momento per tornare a guardarsi in mezzo al caos e compiere una breve valutazione. Un esercizio in cui si tratta non di criticare o di concentrarsi su ciò di cui una persona ha bisogno o che vuole con l’intenzione di gettare colpe o presentare reclami, ma di amare davvero dando il meglio di sé.

Un errore frequente è chiudersi in se stessi, come se valutare l’amore fosse un compito individuale che si riduce a una persona e a quello che prova. L’amore non è efficace quando esige o chiede, ma quando si dona all’altro.

Per questo, il modo migliore di misurare l’amore è quello che tiene conto del criterio della donazione reciproca – in definitiva, quando mettiamo l’altro al primo posto e siamo disposti ad ascoltare il suo cuore per sapere se è felice, fare qualcosa al riguardo e rinnovare il nostro impegno d’amore con consapevolezza e volontà.

HAPPY COUPLE

Rido | Shutterstock

Sei felice di quello che ricevi da me?

Si può cadere nell’errore di chiedersi “Sono felice in questo rapporto?”, ma la domanda dovrebbe passare per il fatto di scoprire se si sta donando all’altro ciò di cui ha bisogno per essere felice. In questo risiede la vera felicità.

Valorizzare l’amore è pensare al modo in cui ci si dona alla persona amata, perché ci aiuta a trovare la capacità di vivere l’amore ed essere più felici.

Questo tipo di amore personalista è quello che fa sì che non si perda mai di vista l’idea di lavorare sulla coppia per curarla e farla crescere. Il matrimonio è come un’impresa: richiede sforzi, rinunce e compiti chiari. L’amore è un lavoro quotidiano che richiede il fatto di conoscere l’altro e di sapere come può essere più felice.

La storia ha dimostrato che imparare come ricevere amore aiuta a conoscere il modo migliore di dimostrare amore e affetto. Tutti esprimiamo e proviamo amore in modo diverso, e comprendere queste differenze può avere un impatto profondo sulla relazione.

Man mano che le coppie imparano di più su come il coniuge sperimenta l’amore, imparano a empatizzare con chi è diverso da loro. Le aiuta a uscire da se stesse per un momento e a osservare ciò che fa sì che l’altra persona si senta importante e valorizzata.

LOVE

MinDof | Shutterstock

Cosa posso fare per donarmi “meglio”?

Non si tratta solo di dare di più, ma di dare il meglio, e la persona che si ha accanto probabilmente ci conosce così bene da poter esprimere un giudizio che ci aiuta a tirar fuori il meglio di noi.

La passione non diminuisce col passare del tempo, ma le cose che si facevano all’inizio della relazione per aumentare la passione non si fanno più. All’inizio si tratta di atti consapevoli come regali, profumi o una cena romantica.

Molte relazioni si esauriscono negli stimoli esterni, ma per riscattare il tema della consapevolezza è importante metterci la volontà. L’amore non è una cosa che arriva in modo fugace, ma richiede grande volontà, e ciò non vuol dire che non ci sia amore.

L’esperienza mostra che le coppie che restano insieme per molto tempo hanno messo in atto molta volontà affrontando frustrazioni, perdonandosi e amandosi anche se non ce n’è sempre la voglia. È un atto di donazione che funziona perché risveglia quello che prima suscitava in noi aspettativa.

Quando le coppie si impegnano a imparare e a usare vari linguaggi d’amore, aumentano la loro intelligenza emotiva e imparano a mettere le necessità del coniuge al di sopra delle proprie.

OLD, COUPLE, DANCING

George Rudy | Shutterstock

Vuoi risposarmi?

Quando ci si sposa, lo si fa scegliendo quella persona con le sue virtù e nonostante i suoi difetti. Si accetta di amarla con tutto quello che è, con l’intenzione che sia per sempre. È un atto di donazione reciproca.

L’amore per tutta la vita esiste, ma impegnarsi e amarsi è una decisione personale, un atto che si rinnova ogni giorno o anche più volte nella stessa giornata. Dobbiamo essere in grado di donarci nelle piccole cose di tutti i giorni per poterlo fare anche in quelle più grandi.

Il segreto è sposarsi molte volte con la stessa persona. C’è un’essenza che resta per sempre, ma col passare del tempo le persone cambiano, inserendo nuove abitudini, maturando, e per questo è importante tornare a scegliersi.

Scegliersi con nuove mete e nuove sfide, con uno sguardo in comune in cui l’amicizia, l’erotismo, la complicità e la possibilità di essere compagni nel progetto che si è definito continuano ad essere presenti seppur in modo diverso.

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