Leader indigeno emblematico di 89 anni noto a livello internazionale per la sua difesa dell’AmazzoniaDa varie settimane le sue condizioni di salute suscitavano preoccupazione, ancor più quando è stato confermato che era risultato positivo al coronavirus, ma il leader dell’etnia Kayapó, il capo Raoni Metuktire, a 89 anni è andato avanti, e venerdì 4 settembre è stato dimesso dall’ospedale del Mato Grosso, nell’Amazzonia brasiliana, in cui era ricoverato.
Secondo quanto ricordano agenzie come la Reuters, il cacique (capo) era entrato in ospedale all’inizio della settimana perché affetto da Covid-19 e con sintomi di polmonite. L’Istituto Raoni aveva annunciato che le sue condizioni di salute erano buone e che non aveva febbre né bisogno dell’ossigeno.
L’Istituto si è anche incaricato di annunciare che Raoni ha vinto il coronavirus:
“È con immensa gioia che annunciamo le dimissioni del cacique Raoni! Ringraziamo per l’affetto e gli auguri di tutti voi”.
É com imensa alegria que informamos a alta hospitalar do Cacique Raoni! Agrademos o carinho e as boas vibrações de todos vocês. #ForçaRaoni pic.twitter.com/ldF7bmTecG
— Instituto Raoni (@InstitutoRaoni) September 4, 2020
Più di un mese fa, Raoni era stato ricoverato per questioni legate all’anemia e a emorragie digestive. L’Istituto ha aggiunto che aveva anche segni di depressione a seguito della perdita della moglie a giugno.
Un abbraccio sentito
Da molti anni il cacique si distingue per la sua difesa dell’Amazzonia, vasto territorio dell’America Latina che sta molto a cuore a Papa Francesco.
In questo senso, nel maggio 2019, durante un’udienza privata, ha avuto luogo un gesto indimenticabile, come mostra l’immagine che presentiamo. In quell’occasione, Francesco ha abbracciato Raoni, e quell’abbraccio è diventato il simbolo dell’ascolto e dell’impegno per la salvaguardia della “casa comune” (Laudato Si’).
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Oggi Raoni torna a fare notizia, stavolta non per l’Amazzonia o per la sua lotta contro la deforestazione, ma per un trionfo di vita contro la pandemia che ha colpito l’umanità in questo 2020.
Curiosamente accade in settembre, nel bel mezzo dell’iniziativa chiamata Tempo del Creato, istanza di preghiera e riflessione per rinnovare l’impegno ad esserne custodi.
Il 5 settembre si è celebrata in Brasile la Giornata dell’Amazzonia.