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Il mondo va male, posso fare qualcosa di più che lamentarmi?

LITTLE SISTERS OF THE POOR
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Javier Fiz Pérez - pubblicato il 17/09/20
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Non credete che possiamo fare qualcosa per migliorare la situazione?La crisi provocata dalla pandemia del coronavirus ci ha cambiato la vita, e ciò che è peggio è che sta diventando sempre più lunga. C’è ancora grande incertezza, e costa vedere la luce alla fine del tunnel. Si tratta di una crisi sanitaria, economica, sociale, a cui si uniscono molti altri problemi collegati ai nostri valori e alla situazione globale del mondo.

Anche se sembra troppo da sopportare, credo che sia importante rendersi conto che anche noi possiamo fare qualcosa per fa migliorare le cose, perché forse ora più che mai abbiamo verificato come il nostro comportamento possa influire sugli altri.

Ad Aleteia crediamo che tutti possiamo fare qualcosa per migliorare questo mondo e contribuire alla diffusione di valori positivi, tanto necessari per superare la situazione attuale. Speriamo che queste idee vi diano incoraggiamento:

Guardare il mondo con obiettività e non lasciarsi schiacciare dalle difficoltà

Si tratta di non vedere il bicchiere mezzo vuoto né mezzo pieno, anche se la seconda opzione è preferibile. Bisogna vedere piuttosto ciò che c’è dentro il bicchiere e prendere coscienza del suo valore. Valorizzare ciò che si ha è un buon inizio per superare un momento di crisi in tutti i campi. Le risorse materiali sono necessarie, ma insufficienti per una buona vita. L’essere umano deve vedere anche le proprie risorse a livello di valori – affettivi, spirituali e sociali. Siamo una comunità.

Agire con magnanimità e spirito di iniziativa

Il contrario di aspettare passivamente o rassegnarsi a situazioni insostenibili è avere grandezza d’animo, ovvero la virtù della magnanimità, e spirito di iniziativa. La magnanimità non è sognatrice ma realista, ma in senso positivo, obiettivi elevati e creatività.

Non si ferma alla lamentela, ma cerca di capire come affrontare la situazione. La creatività può aiutarci a cercare soluzioni per migliorare i nostri problemi, quelli degli altri e anche quelli del proprio ambiente. Una persona magnanima reagisce così: se non trovo lavoro nel mio ufficio, penso di andare in un altro; se il mio vicino non sa a chi lasciare i bambini e io ho la possibilità di prendermene cura mi offro di farlo; se la mia amica non riesce a trovare una soluzione mi metto nei suoi panni e provo ad aiutarla a pensare a cosa potrebbe fare; se la mia attività è in crisi e nessuno compra i miei prodotti, forse posso crearne uno di cui i miei clienti abbiano bisogno (ad esempio mascherine).

Di fronte alla crisi, essere solidali con i più bisognosi

Attualmente sono molte le persone che stanno rimanendo indietro. Probabilmente tutti usciremo da questa crisi economicamente più poveri, ma queste perdite possono portare a riflettere.

Bisogna considerare che gli altri possono stare peggio di noi e aver bisogno della nostra generosità. Le necessità possono essere perentorie: alimentazione, servizi di base, alloggio, ma non solo. Ci
sono anche persone che soffrono la solitudine, sono povere d’affetto, senza speranza, senza fiducia e altri valori spirituali che riempiano loro la vita.

Promuovere una cultura di cooperazione

Cerchiamo di superare questa situazione difficile che dobbiamo vivere promuovendo una cultura della cooperazione, che generi capitale sociale. Nessuno è indipendente dagli altri; in qualche modo, siamo tutti interdipendenti. La volontà di cooperazione dev’essere contagiosa. Tutto sta a iniziare.

Dobbiamo concentrarci sulle priorità della vita; sul senso dell’essere umano. La crescita sana e piena di valori dei propri figli è una delle grandi priorità dell’esistenza. Le crisi economiche trovano spesso la loro causa in carenze della dimensione sociale e umana. Possiamo tutti contribuire con la nostra piccola luce a superare questo momento di oscurità.

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