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Il Papa donò un rosario a Maradona. E lui disse: “Sono il tuo primo fan”

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 25/11/20
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Il campione argentino è morto per arresto cardiocircolatorio nella sua villa in Argentina. Credente, cattolico, nel 2015 aveva incontrato Francesco per una iniziativa benefica. E fu subito feelingE’ morto Diego Armando Maradona, uno dei campioni più amati e discussi nel calcio e nello sport: si era definito il «primo sostenitore» di Papa Francesco. Dal pontefice aveva ricevuto in dono un rosario.

Maradona aveva subito nelle scorse settimane un delicato intervento per assorbire un edema cerebrale. Le sue condizioni non erano delle migliori, ma la notizia della sua morte sta scuotendo tutto il mondo, ed in particolare la sua nazione, l’Argentina. Proprio le origini e la fede accomunano, se pure da prospettive molto diverse, Diego Maradona e Papa Francesco.

Eccessi e preghiera

Il campione, nonostante i suoi eccessi fuori dal campo, ha ricordato in più occasioni, che la preghiera lo ha sempre accompagnato nel suo percorso di vita, in particolare prima di addormentarsi.

Maradona ha incontrato due volte Papa Francesco: a settembre 2014 nell’ambito della partita della pace organizzata da Javier Zanetti, storico capitano dell’Inter, argentino come lui.



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I progetti di “Scholas Occurentes” voluti dal Papa

La seconda volta è stata nella primavera del 2015. Fu un incontro molto intenso, perchè Maradona e il Papa parlarono di beneficenza. Ed in particolare dei progetti di “Scholas Occurentes“, l’organizzazione educativa internazionale promossa dal Pontefice (Gazzetta dello Sport, 23 aprile 2015).



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Maradona entusiasta: “E’ un uomo fantastico”

Il colloquio privato, alla Domus Santa Marta durò quindici minuti. Il Papa accolse il campione suo connazionale consegnandogli un rosario. «E’ un uomo fantastico – disse Maradona – Abbiamo parlato di molte cose, dell’impegno affinché i giocatori si uniscano e facciano qualcosa per i bambini che non mangiano in molte parti del mondo. E siamo stati d’accordo totalmente, ma ci vorrà molto tempo».

In quell’occasione Diego Maradona ammise di essere un fan sfegatato di Papa Francesco. «Posso dire di essere sostenitore di Francesco. Il primo sostenitore di Francesco sono io: lui mi tratta come un fratello e tratta tutti nella stessa maniera. Bacia tutti, abbraccia tutti. Lui ha poco tempo a disposizione, lavora tantissimo ma trova sempre il tempo per tutti» (Radio Vaticana, 23 aprile 2015).



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“Quello che sto vivendo è un sogno”

Maradona poi spiegò il suo ruolo: «E’ straordinario incontrare Papa Francesco e aderire ad un’iniziativa sportiva che intende aiutare molti ragazzi. Quello che sto vivendo è un sogno. Questo è quello che volevo fare da tanto tempo. Io ho giocato al calcio e oggi ci sono ragazzi che continuano a giocare a calcio, ai quali bisogna comprare gli scarpini, per i quali non c’è un campo dove possano giocare. Quello che noi vogliamo fare con Scholas è aiutarli. E tutti i giocatori, tutti i giocatori di calcio sono con Francesco» (Rainews, 23 aprile 2015).



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Papa Francesco: lo ricordo nella preghiera

Nella serata del 26 novembre è arrivato il messaggio di cordoglio di Papa Francesco per la morte del campione argentino. «Il Papa – ha detto il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni – è informato della morte di Diego Maradona, ripensa con affetto alle occasioni di incontro di questi anni e lo ricorda nella preghiera, come ha fatto nei giorni scorsi da quando ha appreso delle sue condizioni di salute».

Papa Francesco, ha aggiunto Vatican News (26 novembre) – ha conosciuto Maradona e lo ha incontrato più volte. Solo qualche giorno fa, raccontando di sé nel libro “Ritorniamo a sognare”, Bergoglio ha parlato del suo soggiorno in Germania e dell’aver vissuto nella solitudine il trionfo dell’Argentina ai mondiali nel 1986. Una vittoria nel segno di Diego Armando Maradona. E quella maglia numero 10, “El pibe de oro” la porta in Vaticano anni dopo, il primo settembre 2014.


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