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Sodoma distrutta da una pioggia di “zolfo e fuoco”: le prove archeologiche

Sodom and Gomorrah
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Caroline Becker - pubblicato il 12/02/21
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Alcuni archeologi affermano che la città biblica di Sodoma potrebbe essere stata distrutta da una pioggia di meteoriti. Il famoso “fuoco dal cielo” che gli antichi interpretarono come una punizione divina. 

Tutto comincia nel libro della Genesi. Sodoma – città che con Gomorra incarna la depravazione più estrema, dove la dissolutezza la fa da padrona – fu annientata da Dio che riversò su di lei una pioggia di zolfo e fuoco: 

Il Signore fece cadere dal cielo su Sodoma e Gomorra una pioggia di zolfo e di fuoco proveniente dal Signore. Dio distrusse quelle città e tutta la ragione, con tutti i loro abitanti e la vegetazione. 

Gen 19 

Se tutti gli abitanti perirono, solo il vecchio Lot, il giusto della città, fu risparmiato. Fuggì tra le montagne con la moglie e le due figlie dietro suggerimento dei due angeli: 

All’aurora, i due angeli svegliarono Lot dicendogli: «In piedi, prendi tua moglie e le tue figlie che vivono qui, e vattene se non vuoi perire a causa dei crimini di questa città». 

E fece poi seguito l’altro episodio celebre dell’evento: la moglie, che infranse l’interdetto dato dagli angeli voltandosi a guardare la città in fiamme, fu immediatamente tramutata in una colonna di sale.


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La storia delle città di Sodoma e Gomorra non ha mai cessato di appassionare gli storici. Qualche anno fa, degli archeologi americani hanno riportato alla luce le rovine di un’immensa città dell’era del bronzo che corrisponde alle descrizioni bibliche. Il gigantesco sito di Tall El Hammam, nel sud della valle del Giordano, pochi chilometri a nord del Mar Morto, raccoglie in sé tutti i tratti della città di Sodoma come è descritta nella Bibbia. 

Tracce del flagello celeste? 

Le ricerche procedono bene e nuovi risultati lasciano pensare che la grande città, all’epoca lussuosa, sia stata indubbiamente distrutta da una pioggia di meteoriti. La famosa pioggia di “zolfo e fuoco” di cui parla la Bibbia? Gli archeologi avrebbero effettivamente constatato su alcuni reperti, in particolare del vasellame, i segni di un calore estremo in superficie. Tracce di reperti estratti dal Mar Morto conforterebbero l’ipotesi. L’onda d’urto sollevata dalla pioggia di meteoriti avrebbe sbalzato via una parte delle acque salse abbattendole sui terreni agricoli e distruggendoli. 

Chiaramente è impossibile provare con esattezza il legame tra i reperti archeologici e le informazioni che si evincono dai testi biblici, ma sembra ciononostante che la città di Tall El-Hammam raccolga in sé molte caratteristiche proprie della città di Sodoma.


Elisabeth Ohlson Wallin
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[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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