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Il sacerdote che mostra con i suoi disegni le meraviglie della vita interiore

LLUIS RAVENTOS
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Merche Crespo - pubblicato il 09/06/21
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I suoi testi sono in grado di trasmettere a bambini e adolescenti la pietà cristiana mediante disegni commentati

Mossèn Lluís Raventós (Raimat, Lleida 1933) continua a mettere lo stesso entusiasmo in ciascuno dei libri che pubblica, e sono già 6. Le sue storie sono servite a molte generazioni di giovani a inserire Dio nella loro vita.

Qualche mese fa, nel novembre 2020, è uscito il suo ultimo testo, Trazo a trazo. La vida cristiana en dibujos.

LLUIS RAVENTOS

Questo sacerdote, ordinato il giorno di San Giuseppe del 1964 e appartenente all'Opus Dei, è in grado di comunicare i concetti di base della vita cristiana per applicarli all'attività quotidiana grazie ai suoi disegni molto grafici, pedagogici e catechetici.

Abbiamo parlato con lui dei suoi libri, delle sue fonti di ispirazioni e del suo stile personale, nonché del rapporto con il pittore Joan Miró, che ha conosciuto nel suo studio di Mallorca e da cui ha imparato che un tratto lento e sentito può essere carico di vita.

Non c'è dubbio sul fatto che gli anni non passino per lui, che si mantiene giovane di spirito, e questo si nota dalla freschezza delle sue illustrazioni e dall'acume e dal buonumore dei commenti che accompagnano le storie dei suoi libri.

Le sue storie nascono dalla vita stessa e sono legate alla realtà. Tutte le situazioni concrete che chiunque di noi può affrontare nei vari ambiti della vita – famiglia, lavoro, amicizie – sono riflesse nelle sue pagine.

I suoi libri sono un riflesso della sua infanzia e della sua vita in famiglia insieme ai genitori e ai suoi 10 fratelli.

LLUIS RAVENTOS

“Ammiro e ringrazio l'ambiente familiare creato dai miei genitori, di pace, serenità, semplicità, allegria, spirito di servizio, libertà, rispetto per ciascuno, responsabilità e preoccupazione per gli altri. E anche di pietà: il Rosario non è mai mancato, e quando eravamo bambini andavamo a Messa la domenica tutti insieme. Celebravamo le feste e cantavamo molto, soprattutto nei viaggi in carretto, i canti natalizi davanti al presepe e quelli del mese di maggio per Maria, e a giugno al Sacro Cuore. Il mio libro Trazo a trazo, la vida cristiana en dibujos deve molto alla formazione cristiana che ho ricevuto in famiglia”.

Gli abbiamo chiesto come sia nata la sua prima pubblicazione e chi lo abbia spinto a scrivere. Sottolinea che la sua prima pubblicazione è stata El trabajo de Pedro, del 1967. 

“È andata così. Ero alla periferia di Arnedillo (La Rioja) con un amico sacerdote che era stato appena nominato consigliere di un ramo operaio dell'Azione Cattolica. Gli parlavo dell'importanza di far scoprire agli operai la necessità di cercare la santità nel lavoro. 'Guarda', gli ho detto osservando un lavoratore che arava da lontano con una coppia di buoi. 'Se quell'uomo volesse ascoltarci, gli potremmo insegnare che può diventare un santo facendo quello che fa'. Mi ha guardato incredulo. Lì ho capito che bisognava realizzare un libro per bambini che colpisse i genitori, e che in quel modo sarebbe arrivato ai sacerdoti il messaggio della ricerca della santità nella vita ordinaria”.

È tornato a casa, e in appena 3 ore ha realizzato tutti i disegni e ha terminato la bozza del suo primo libro. 

Fondamentalmente, i temi delle sue prime opere sono tre. In realtà, questi temi concidono con le idee che lo hanno colpito, per la loro novità, durante il primo ritiro che ha realizzato con l'Opus Dei nel 1954. 

Il primo è la santificazione del lavoro, a cui come abbiamo detto ha dedicato il suo volume El trabajo de Pedro; il secondo tema è il valore delle piccole cose, il terzo l'importanza delle virtù umane.

LLUIS RAVENTOS

Mn Raventós ci ha spiegato come sono nati gli altri libri della sua trilogia:

“Per un anno ho cercato di delineare un libro sul secondo tema, il valore delle piccole cose, e non ci sono riuscito; la mia difficoltà si radicava nel fatto che volevo che la protagonista fosse una ragazza e non andava. Quando me ne sono reso conto ho passsato il ruolo da protagonista ad Antonio, un tornitore, e questa volta è andata. Ho intitolato il mio libro Antonio I el Grande (1969)”. 

Mancava il terzo libro della trilogia, dedicato all'importanza delle virtù umane.

“Ci ho provato per dieci anni senza riuscirci, finché un giorno un amico sacerdote mi ha chiesto: 'Non pubblichi altri libri?'”

“Gli ho raccontato le mie difficoltà, e lui mi ha detto: 'Devi scrivere un libro il cui protagonista si chiami Pablo'. 'Pablo? Perché?', ho chiesto. 'Perché è il nome del mio fratello minore', mi ha risposto. Quella sera ho capito chiaramente come doveva essere il libro. Pablo, come San Paolo, e l'ho intitolato Los combates de Pablo (1981)”.

A questo link potrete leggere questa trilogia di Mossèn Raventós, ispirata a Camino, un classico di spiritualità scritto da San Josemaría Escrivá. 

LLUIS RAVENTOS

Quando ha iniziato con i suoi disegni e le sue storie alla fine degli anni Sessanta, Mn Raventós non aveva uno stile chiaro, né conoscenze solide di disegno. Aveva seguito solo le lezioni di Disegno Lineare al secondo anno del baccalaureato. All'epoca si utilizzava il righello e uno scomodo calamaio. A volte si disegnava anche con il carboncino.

È stato allora che ha comprato la sua prima matita Staedtler 0.3 e ha iniziato a delineare il suo primo personaggio, Pietro.

“Tracciavo il disegno a matita, senza cancellare, sovrapponendo le linee su quello che avevo già disegnato; poi – per pura intuizione – cercavo, molto lentamente, con la Staedtler, di ripassare la linea che mi sembrava più giusta tra tutte quelle che avevo tracciato. Lo chiamavo disegno sismografico. E poi cancellavo. Quando stavo redigendo il secondo libro, ho pensato che forse era il caso di seguire delle lezioni di disegno, ma me lo hanno sconsigliato: 'Perderai la tua spontaneità'. E allora sono andato avanti così fino a oggi: incapace di realizzare un ritratto, una caricatura, o una copia uguale a ciò che ho disegnato prima”.

Se gli chiedono a quali pittori o a quale stile si ispiri, la sua risposta è netta: “A nessuno!” Ed è vero.

Dopo la pubblicazione della sua triologia iniziale sono seguiti altri libri. Nel 2000 ha pubblicato Himno a la vida, una biografia di Pepe Serret, suo amico personale e gestore di un'impresa importante morto in un incidente.

Anni dopo, nel 2018, ha pubblicato Parábolas del Evangelio, che raccoglie le 34 parabole che padre Antoni Carol, direttore della pagina web Evangeli.net, lo ha incaricato di illustrare per la nuova sezione del “Vangelo per la famiglia: 365 disegni all'anno”.

PARABOLAS DEL EVANGELIO

Gli abbiamo poi chiesto come sia nata l'idea del suo ultimo libro, Trazo a trazo, la vida cristiana en dibujos, pubblicato nel novembre scorso:


“Il cappellano di una scuola di Tarragona, dove risiedo attualmente, mi ha chiesto di disegnare un poster con un messaggio da affiggere alla porta dell'oratorio. Ho disegnato il poster delle Tre Ave Maria della Sera. A questo disegno iniziale ne sono seguiti molti altri, fino alla quarantena. Li usavano in quella scuola e anche in altri centri formativi. Per dare stile e carattere finale al libro, ho aggiunto dei commenti, che sono diventati parte di Trazo a trazo, la vida cristiana en dibujos.

LLUIS RAVENTOS

Abbiam infine chiesto al sacerdote se ha in mente qualche nuovo progetto. Come abbiamo detto, Mn Raventós vive con entusiasmo e non gli mancano certo idee o motivazione.

Ci ha annunciato che Ráfagas al atardecer è di prossima pubblicazione, e che raccoglie immagini grafiche che San Josemaría ha usato varie volte nella sua predicazione.

“Sono di enorme interesse per la vita interiore di un cristiano”, ha affermato; “penso che molte persone saranno grate per questa lettura”.

Ne siamo certi, e aspettiamo con trepidazione la pubblicazione del libro per continuare a goderci i suoi disegni, che illuminano il sorriso e riempiono e arricchiscono l'anima.

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