Vengono dal Lussemburgo e possono immagazzinare fino a 16.000 dosi di vaccini del laboratorio Pfizer-BioNTech. Si tratta di cinque casse adattate in modo particolare per il trasporto e la conservazione a una temperatura adeguata dei vaccini contro il coronavirus in Perù.
Dietro queste casse moderne fatte di polieteliene e con chiusura ermetica c'è monsignor José Antonio Eguren Anselmi, arcivescovo di Piura, che in questo modo contribuisce alla campagna nazionale di vaccinazione contro il coronavirus in Perù intitolata Pongo el hombro por el Perú (Tiro fuori i muscoli per il Perù).
Finora il coronavirus ha provocato in Perù quasi due milioni di contagi e oltre 180.000 morti. In questa situazione, in cui si fanno sentire anche gli echi della lotta elettorale, la Chiesa ha messo in campo i propri “muscoli” in modo continuo, grazie alla campagna Respira Perú per far fronte alla crisi dell'ossigeno e l'aiuto di molte organizzazioni in prima linea nella battaglia, stando in ogni momento al fianco dei più vulnerabili.
Ecco come ha commentato la questione l'arcivescovo, come ha riferito la Chiesa del Perù:
L'incaricato di ricevere la donazione dell'arcivescovo di Piura è stato il dottor José Nizama Elías, Dirttore Regionale per la Salute, in rappresentanza dell'organismo a Piura.
“Questa donazione che abbiamo ricevuto da parte dell'arcivescovo di Piura, monsignor Eguren, è di estrema importanza perché ci permetterà di portare i vaccini in luoghi in cui non eravamo ancora riusciti ad arrivare con le dosi necessarie alla popolazione a causa della lontananza e della mancanza di accessibilità”, ha indicato il medico.
“Ringraziamo infinitamente per il sostegno che ci viene offerto, che siamo sicuri porterà grandi benefici alle popolazioni più lontane”, ha proseguito.
Nizama Elías ha anche sottolineato l'importanza del lavoro coordinato e il fatto che “la Chiesa è una delle istituzioni che si sono maggiormente impegnate nell'azione a favore dei bisognosi”.