È una sera del 1942. La Francia è sotto l'occupazione nazista, ma lo spirito della resistenza è vivo e diffuso tra la popolazione. Alexis Hiessler e due suoi amici 17enni stanno progettando di fare qualcosa che le autorità di occupazione non apprezzeranno: vogliono tirar giù la bandiera nazista che sventola sul campanile della basilica vicino alla scuola di San Colombano, dove studiano.
Non sopportano di vedere quel simbolo, incompatibile con la loro fede, intronizzato sulla torre di quella chiesa, San Pietro di Luxeuil-les-Bains, che una volta faceva parte di un'antica abbazia.
Gli amici salgono su una scala e raggiungono il tetto. Da lì, riescono a tirar giù la bandiera dal campanile.
A missione ultimata, il giovane Alexis tiene la bandiera. Ovviamente l'assenza della bandiera del Terzo Reich non passa inosservata ai soldati tedeschi. Fanno irruzione nella scuola ma non riescono a trovarla. Alexis Hiessler l'ha nascosta. In seguito lui la dà alla madre, che la mette in un posto sicuro.
Questa storia è stata condivisa di recente da padre Alexis Hiessler, che anni dopo quell'episodio è stato ordinato sacerdote come suo fratello maggiore prima di lui. Sotto l'occupazione nazista, qualsiasi atto di sfida poteva portare a una punizione severa, perfino alla morte, e quindi il gesto è stato particolarmente simbolico ed eroico.
In quanto tale, è stato commemorato 79 anni dopo dal Museo dei Combattenti dell'Haute-Saône il 18 giugno 2021, anniversario dell'appello del generale De Gaulle. I ragazzi che studiano ora alla scuola San Colombano erano presenti per imparare questa pagina della storia locale, raccontata dallo stesso padre Alexis Hiessler, visto che i suoi due amici sono già morti. Il museo custodirà d'ora in poi la bandiera.
Il giornalista francese Frédéric Buridant ha twittato:
Il suo esempio può ispirarci ad agire con coraggio ed eroismo di fronte al male nella nostra vita.