Così scrive santa Thérèse nella propria autobiografia. Prima della morte della moglie Zélie, Louis Martin andava ogni sera con lei a raccogliersi davanti al tabernacolo. Se con la sua vita ha insegnato alle figlie a restare vicine a Gesù è perché questa è una cosa che ha innanzitutto ricevuto.
Il suo amore per l’Eucaristia fu suo padre, Pierre-François Martin, a destarlo: la fede del capitano lasciò una viva impressione sul figlio. Le guarnigioni diedero a Louis l’occasione di scoprire differenti città, ma nel variare degli scenari una cosa permaneva costante: suo padre amava sostare con Cristo nell’Eucaristia. Quando i commilitoni motteggiavano Pierre-François per il suo passare lunghi minuti in preghiera dopo aver fatto la comunione, quegli rispondeva: «È perché io credo!».
La sua fede nella presenza di Gesù nell’ostia ha edificato e nutrito quella del figlio. In una lettera, Léonie Martin condivide un’abitudine del padre: togliersi il cappello al passaggio davanti a una chiesa. Come quando si incontra un amico, Louis Martin manifestava gioia e rispetto all’approssimarsi di un tabernacolo. Per tutta la vita, egli espresse nelle attenzioni della vita quotidiana la propria prossimità a Cristo.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]